Ubs ha acquisito Credit Suisse

Ubs ha acquisito Credit Suisse

La notizia dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs è sicuramente una delle più importanti degli ultimi tempi. L’Unione delle Banche Svizzere ha, infatti, preso la decisione di rilevare Credit Suisse, ex banca concorrente, per la cifra di 3 miliardi di franchi svizzeri. La transazione si è sbloccata dopo che Ubs ha ottenuto le garanzie finanziarie necessarie sia dalla Banca Nazionale, sia dalla Confederazione. L’acquisizione rientra nel piano di salvataggio della banca svizzera e pone fine alla storia secolare di una banca, Credit Suisse, che è stata fondata da Alfred Escher nel 1856.

Cosa succede ora?

Ubs ha pubblicato una lettera aperta sul quotidiano Neue Zürcher Zeitung, parlando proprio dell’acquisizione e prevedendo che le azioni dell’ex Credit Suisse verranno delistate dalla Borsa di New York e di Zurigo. Tutti gli azionisti di Credit Suisse dovrebbero ricevere un’azione di Ubs ogni 22,48 azioni possedute. Si sta, comunque, entrando in un periodo particolarmente importante, nel quale bisognerà anche prendere alcune decisioni difficili.

In molti credono che Ubs sia stata costretta a fondersi per evitare che la rivale fallisse, portando a conseguenze sistemiche piuttosto gravi. Ubs si starebbe preparando già da metà marzo a questa acquisizione e la fusione tra le due banche porterà alla creazione di una “grande banca” che, per dimensioni e importanza, inizia ad attirare riflettori nel paese elvetico.

Quali saranno le conseguenze?

La recente acquisizione del Credit Suisse da parte di Ubs potrebbe aver scongiurato una crisi finanziaria internazionale. Questo, almeno, è quello che sostiene Thomas Jordan, presidente della Banca Nazionale Svizzera. Nonostante il rammarico per la perdita di un’importante banca indipendente, Jordan ha sottolineato la necessità dell’operazione per evitare conseguenze catastrofiche. La crisi del Credit Suisse, lo ricordiamo, è stata scatenata dal crollo del prezzo delle sue azioni, che è precipitato oltre il 30% durante le negoziazioni del 15 marzo.  Il calo è stato provocato anche dal fallimento di ben tre istituti di credito americani. Di fronte a questa situazione critica, il governo svizzero, la banca centrale e le autorità di regolamentazione finanziaria sono intervenuti, spingendo Ubs a effettuare l’acquisizione per 3,25 miliardi di dollari.

L’accordo tra UBS e Credit Suisse include anche garanzie per Ubs nel caso in cui emergano problemi ancora non evidenti nel bilancio del Credit Suisse. Questa mossa è stata attuata per proteggere gli interessi di UBS e garantire che non ci siano brutte sorprese nel processo di integrazione delle due istituzioni finanziarie. Al netto dei rischi legati alla perdita di molti posti di lavoro, l’acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs consente, comunque, di preservare la stabilità del settore bancario svizzero, scongiurando, nel contempo, anche una crisi finanziaria di proporzioni maggiori, con un potenziale effetto a catena. Ora resta da vedere come si svilupperanno le sinergie tra le due banche e quali saranno gli impatti sul mercato finanziario svizzero e internazionale.

Ubs-Credit Suisse: il contratto di garanzia

Ubs e governo svizzero hanno siglato anche un contratto di garanzia, che può arrivare fino a nove miliardi di franchi svizzeri nel caso le perdite dovessero superare i cinque miliardi di franchi. In tanti vorrebbero sapere qualcosa in più sui dettagli della fusione, ma per avere dei dati certi bisognerà attendere i risultati finanziari del secondo trimestre. Al momento, governo e banca centrale hanno già sbloccato qualcosa come 259 miliardi di franchi svizzeri di liquidità per facilitare l’acquisizione da parte di Ubs.

L’obiettivo, comunque, è quello di garantire la stabilità anche a lungo termine. Inoltre, i servizi bancari del Credit Suisse (tra i quali occorre escludere le cessioni del quinto, in quanto non inserite a portafoglio prodotto) continueranno a essere forniti senza problemi e senza interruzioni. A fare pressioni per l’acquisizione anche il governo elvetico, con Ubs che ha salvato una banca storica che era stata travolta da una crisi di fiducia che si stava, rapidamente, trasformando anche in una fuga di clienti. Come annunciato in una nota da Ubs, le due banche formeranno un istituto finanziario integrato che andrà a beneficio della clientela in tutto il mondo. La promessa è che le due realtà resteranno focalizzate nel garantire sempre la massima sicurezza del patrimonio ai clienti, supportandoli passo dopo passo nel raggiungimento dei propri obiettivi.

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