Società recupero crediti
Se, dopo aver stipulato un prestito online o un finanziamento, il debitore non dovesse restituire delle rate, esiste la possibilità che il creditore contatti una società recupero crediti. Stiamo parlando di società private specializzate nella riscossione di crediti anche commerciali, che solitamente vengono contattate da professionisti o aziende per esigere dei crediti non pagati da parte di un debitore. La società recupero crediti è, dunque, una società privata, attiva nella gestione e nell’incasso insoluti, la cui attività consiste in azioni di sollecito di pagamento al debitore.
Possiamo anche dire, riassumendo, che una società recupero crediti si occupa di riscossione di crediti insoluti e, nei prossimi paragrafi, cercheremo di capire come agisce e quali sono i suoi limiti.
Società recupero crediti: cosa fanno
La società recupero crediti entra in scena, tipicamente, quando il creditore la contatta per costringere un debitore a pagare l’importo dovuto e ancora insoluto. Un altro scenario abbastanza frequente è quello di un creditore che cede il suo credito alla società recupero crediti. Ma come agisce, esattamente, per recuperare le somme dovute dal debitore? Per rispondere a questa domanda bisogna innanzitutto chiarire che la riscossione degli insoluti può avvenire in forma giudiziale o stragiudiziale.
Se la via di recupero crediti stragiudiziale con la società recupero crediti non dovesse sortire gli effetti sperati, non resterebbe alternativa a procedere con il recupero giudiziale, coinvolgendo così un tribunale. In caso di cessione del credito a società recupero crediti, invece, questa si sobbarca il rischio del recupero al posto del creditore, diventando da subito titolare del credito.
Società recupero crediti: chi sono esattamente
Ma chi può, per legge, esercitare l’attività di recupero crediti? Stiamo parlando di un servizio che è sottoposto a numerosi vincoli, che solo poche categorie di persone possono svolgere. È il caso, ad esempio, degli avvocati abilitati alla professione, che devono risultare iscritti all’apposito albo professionale.
In questo senso, è bene ricordare che tale albo varia in base al luogo di residenza. Gli avvocati abilitati possono avviare autonomamente l’attività di recupero crediti per via giudiziale, ma non possono essere al contempo dipendenti di una società recupero crediti. Chi non fosse avvocato, potrebbe comunque aprire una società recupero crediti, ma deve, necessariamente, disporre prima delle autorizzazioni della Questura del luogo dove si intende aprire la sede legale.
Una volta verificati dalle autorità tutti i requisiti richiesti dalla Legge (art.115 Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza), ecco che si potrà, fattivamente, aprire una società recupero crediti. In assenza dei requisiti previsti è assolutamente vietato svolgere l’attività di recupero crediti.
Società recupero credito: che cosa possono fare?
Cercheremo ora di spiegare quali sono, in concreto, le azioni che queste società recupero credito possono attuare al fine di recuperare un credito insoluto. Sulla base della legge, tali società abilitate al recupero di somme di denaro possono agire in quattro modalità differenti: tramite la messa in mora, il decreto ingiuntivo, l’atto di precetto o il pignoramento mobiliare o immobiliare. Resta inteso che tutte le attività in tal senso messe in atto dalla società recupero credito debbano avvenire sempre nel rispetto della dignità personale del debitore, della legislazione e della privacy. Una delle cose da tenere a mente quando si parla di società recupero credito è che, essendo società private, le azioni degli esattori non possono avere conseguenze legali.
L’agente di riscossione recupero crediti è, a tutti gli effetti, un soggetto privato, sprovvisto di potere giudiziario, che è incaricato di riscuotere un debito. Infine, le società recupero credito possono agire sia per mandato generale da parte di un creditore, sia tramite l’acquisizione dei diritti con cessione del credito. Per quanto riguarda, invece, la cessione del credito a società recupero crediti, è sufficiente il consenso della banca e di chi subentra nella gestione del debito. Occorre, però, avvisare il debitore della cessione del credito a società recupero crediti, onde evitare confusioni nell’adempimento dei propri obblighi.
Società recupero crediti e i procedimenti stragiudiziali
Le società di recupero crediti possono intervenire mediante procedimenti stragiudiziali a seguito della segnalazione di un creditore. Quando si parla di recupero crediti stragiudiziale, si fa riferimento a quell’insieme di attività mirate a convincere il debitore a regolarizzare il pagamento di una o più fatture arretrate. La società recupero crediti può intavolare trattative con i debitori, evitando così di passare per cause giudiziali, che prevedono la presenza di avvocati.
Per recuperare il credito per via stragiudiziale, le società recupero crediti svolgono una serie di procedure standard. Il primo passo è tipicamente quello dell’analisi del credito, a cui seguire l’inizio delle pratiche per il recupero vero e proprio. Solitamente, la società recupero crediti provvede a inviare una lettera al debitore per il sollecito di pagamento tramite posta raccomandata o certificata. In questo modo, si ha la messa in mora del debitore, che avrà sostanzialmente solo 8 giorni per pagare.
Qualora il sollecito non dovesse sortire risposte, ecco che si può passare al secondo step: quello del recupero crediti telefonico. Nel caso in cui anche questa modalità non dovesse sortire gli effetti desiderati, la società recupero crediti può inviare un agente di recupero in persona presso il domicilio del debitore. Se anche questo step dovesse non sbloccare la situazione, occorrerà procedere con attività di tipo giudiziale.