Requisiti per cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio rappresenta una forma di credito al consumo, che si rivolge esclusivamente ai soggetti dipendenti o pensionati fino a 89 anni a scadenza del piano di ammortamento (se lo consentono le policy degli Istituti di Credito e degli Intermediari finanziari). La natura di questo finanziamento è finalizzata alla soddisfazione di esigenze familiari e personali di diversa natura, che vanno dall’acquisto di beni di consumo alla necessità di disporre di liquidità.
È importante sottolineare, a tal proposito, che la stipula di una polizza assicurativa è obbligatoria, al fine di tutelare il debitore dal pagamento del debito residuo in caso di perdita del lavoro o di decesso del titolare. Gli acquirenti di questa forma di prestito godono, infatti, di tutti i benefici e le tutele previste dalla normativa in materia di credito al consumo, senza alcuna distinzione di importo finanziato.
Nonostante ciò, a seconda della categoria di lavoratore che presenta domanda (dipendenti pubblici, statali, parapubblici, privati o pensionati), la normativa stabilisce requisiti per cessione del quinto differenti. Quali? Vediamolo di seguito.
Cessione del quinto: requisiti minimi per il titolare
Prima di procedere con la domanda di finanziamento con cessione del quinto, ogni richiedente dovrà soddisfare specifici requisiti che costituiscono un presupposto necessario per poter accedere a questa forma di prestito. Tali parametri variano a seconda della categoria di lavoratore e sono volti a garantire la solidità economica, sulla base della capacità dell’individuo di sostenere il debito.
Detto ciò, però, che requisiti ci vogliono per fare la cessione del quinto?
Prima di definire nel dettaglio quali sono i requisiti per la cessione del quinto, specifici, richiesti ad ogni tipologia di lavoratore (pubblico, parapubblico, statale, privato o pensionato) è fondamentale sottolineare quelli che sono gli aspetti generali, imprescindibili, per ottenere questa forma di credito a consumo.
In particolare, alla presentazione della domanda di finanziamento, il soggetto richiedente dovrà essere in possesso di un reddito dimostrabile; un contratto di lavoro a tempo indeterminato, una pensione finanziabile (non tutti i tipi di pensione sono infatti finanziabili), in caso di ex lavoratori; uno stipendio o pensione con un minimo stabilito annualmente dall’INPS e, infine, dovrà autorizzare la sottoscrizione, da parte dell’Istituto bancario o finanziario che eroga il finanziamento, di una polizza assicurativa obbligatoria contro il rischio vita e perdita di impiego. Inoltre, sarà indispensabile indicare il Trattamento di fine rapporto (TFR) come garanzia e l’assenza di altri finanziamenti con cessione del quinto attivi (per questi casi particolari è possibile optare per il rinnovo della cessione del quinto, se possibile secondo i principi normativi, oppure affiancare una delega di pagamento).
Infine, un altro aspetto di fondamentale importanza è l’età finanziabile del richiedente, in questo e sulla sua capacità finanziaria che verrà strutturato il piano di ammortamento del finanziamento.
In seguito, a seconda delle specifiche esigenze di ciascun soggetto, il prestito potrà prevedere ulteriori condizioni o limitazioni. Vediamole di seguito.
Requisiti per cessione del quinto dello stipendio: dipendenti pubblici, statali e parapubblici
Come abbiamo poco sopra anticipato, oltre ai requisiti generali fin qui elencati, ad ogni categoria di lavoratori è richiesto il possesso di ulteriori parametri, a seconda del ruolo che rivestono.
Ai lavoratori pubblici, ad esempio, non è richiesta un’anzianità minima per accedere alla cessione del quinto e hanno la possibilità di farne richiesta anche in prossimità della pensione. Questo perché la loro affidabilità economica rende questo tipo di lavoratori molto attraenti per gli istituti di credito, i quali vedono in loro una garanzia di solvibilità e di capacità di rimborso del debito. Inoltre il piano di ammortamento di un dipendente pubblico si “trasferisce” sulla pensione erogata dall’INPS (ex INPDAP) in caso di pensionamento.
Ai dipendenti parapubblici, così come a quelli di aziende private, invece, sono imposte delle limitazioni, ovvero: l’aver maturato almeno tre anni di anzianità di servizio e l’avere una scadenza del rimborso che non superi l’età pensionabile.
Infine, anche ai lavoratori statali non è richiesta un’anzianità minima di servizio, così come già analizzato per i lavoratori pubblici.
Requisiti per cessione del quinto: dipendenti privati
Quando si parla di dipendenti privati si fa riferimento a soggetti che lavorano presso aziende e società di diritto privato e non a partecipazione pubblica o statale. Ad essi, per poter accedere alla cessione del quinto, è richiesto il possesso di un contratto a tempo indeterminato, con un’anzianità lavorativa almeno di 3 anni.
Questo perché, nel caso di questa tipologia di dipendenti vale la regola del rapporto tra il prestito e il trattamento di fine rapporto: meno sono gli anni di lavoro in azienda, meno sarà l’importo del TFR accantonato e, di conseguenza, inferiore sarà l’importo a cui l’istituto potrà fare riferimento in quanto garanzia del prestito concesso.
Non solo, nel caso dei privati ad essere di fondamentale importanza per l’accettazione del finanziamento sono anche i requisiti aziendali per cessione del quinto. Significa cioè che, in fase di valutazione della richiesta, verranno presi in considerazione anche alcuni aspetti propri dell’impresa in cui il soggetto svolge la sua attività professionale.
Al fine di vedersi erogare questa forma di credito a consumo, infatti, sarà necessario che l’organizzazione di riferimento abbia un numero di dipendenti stabilito di volta in volta dalle policy assicurative.
Requisiti per cessione del quinto: pensionati
Con l’entrata in vigore della normativa n. 80 del 4 maggio del 2005 è stata introdotta anche per i pensionati la possibilità di presentare domanda di prestito estinguibile attraverso una trattenuta diretta di un quinto della pensione, presso banche o istituiti finanziari.
Come accade con le altre categorie di lavoratori, anche ad essi è richiesto il possesso di specifici requisiti per cessione del quinto, in assenza dei quali non potrà accedere al finanziamento.
Alcune pensioni, infatti, sono di per sé non finanziabili come quelle con un introito mensile inferiore al limite stabilito annualmente dall’INPS; oppure quelle riguardanti assegni sociali, di invalidità civile, di sostegno al reddito o al nucleo familiare; o ancora, le prestazioni di esodo o le pensioni cointestate.
Possono essere soggette a cessione del quinto solo le pensioni derivanti da attività svolte nell’ambito pubblico o privato, con registrazione di un contratto di lavoro. In tale circostanza, il requisito imprescindibile per la domanda di cessione del quinto rimane l’età, la quale non può superaregli 89 anni a scadenza del finanziamento, come stabilito dalle policy assicurative.