Guida al prestito finalizzato
Il prestito finalizzato è una specifica forma di finanziamento di un importo che oscilla abitualmente tra i 2.000 euro e i 75.000 euro. Tale somma deve essere restituita a rate e, cosa molto importante, è vincolata all’acquisto di un bene o servizio specifico, tipicamente un’automobile o una casa. I prestiti finalizzati sono sempre più diffusi e si possono ottenere anche presso i venditori convenzionati con banche o società finanziarie. Si tenga conto poi che, per chi fosse interessato a questa specifica tipologia di prestiti, sono previste per legge una serie di tutele e diritti particolari.
Se si vuole dare del TEG una definizione, lo possiamo considerare come l’indicatore da rispettare per poter stabilire accuratamente la soglia antiusura da non superare, nel momento in cui si propongono finanziamenti alle famiglie o alle imprese.
Che cosa significa il prestito finalizzato?
Come già anticipato, il prestito finalizzato serve per acquistare determinati beni e servizi con un finanziamento rateale, che viene proposto direttamente dal venditore convenzionato. Per prima cosa, occorre specificare che si sta parlando di una forma ben precisa di prestito personale, che assolve una specifica finalità e che non può essere destinata a scopi differenti per nessun motivo. Si parla di una forma di finanziamento talmente diffusa, da essere diventata un vero e proprio strumento per la vendita del prodotto correlato. È il caso, ad esempio, delle concessionarie auto o delle grandi catene di elettrodomestici. Per capire a fondo che cosa sono i prestiti finalizzati, è bene sottolineare che sono escluse tutte quelle forme di credito per esigenze riguardanti attività professionali.
Come funziona il prestito personale finalizzato?
L’elemento principale di questo tipo di prestiti è la finalità. In questo, i prestiti finalizzati differiscono in modo significativo dai prestiti personali, con i quali si riceve un capitale finanziato complessivo, del quale si può disporre a proprio piacimento. Per capirne il funzionamento, bisogna pensare al momento di acquistare un prodotto o un servizio. Le persone interessate possono, infatti, sottoscrivere un finanziamento con l’intermediario pari al costo del bene, oppure possono pagare al venditore solamente parte del prezzo complessivo e richiedere il finanziamento per la parte restante, da rimborsare a rate. Si deve, dunque, stipulare un contratto che deve contenere una descrizione dettagliata dei beni e dei servizi e l’indicazione dei relativi prezzi. Anche con i prestiti finalizzati, al pari delle altre forme di finanziamento, le rate sono composte da una quota capitale e da una di interessi. Per massimizzare le possibilità di accettazione della richiesta da parte dell’Intermediario del Credito o dell’Istituto bancario, ad esempio, di un prestito al consumo finalizzato all’acquisto dell’auto , occorre non essere stati protestati, non chiedere importi eccedenti la propria capacità effettiva di rimborso e non aver mai tardato nel pagamento delle rate di eventuali finanziamenti contratti in precedenza.
Quali sono i soggetti coinvolti con i prestiti finalizzati?
Al momento della stipula del contratto vengono coinvolti diversi soggetti: consumatore/richiedente, banca o finanziaria e commerciante convenzionato. Quest’ultimo, con il prestito finalizzato, svolge un ruolo importante correlato alla vendita del bene o del servizio. La banca, quindi, entra in contatto con il cliente sfruttando la convenzione in corso con il commerciante. Ben si comprende come la convenzione per prestiti finalizzati sia vantaggiosa proprio per il commerciante che, in questo modo, può abbinare il pagamento a rate alla vendita del bene o servizio. Si tratta di un punto di forza non da poco, specialmente per quanto concerne l’acquisto di beni o prodotti ad alto costo come auto, arredamenti ed elettrodomestici. Anche per questo uno dei più richiesti è proprio il prestito finalizzato auto.
Perché scegliere un prestito finalizzato?
I motivi per cui potrebbe risultare molto vantaggioso richiedere un finanziamento personale di questo genere sono diversi. Innanzitutto, i prestiti finalizzati permettono un accesso immediato al bene o servizio, e questo anche se non si dispone subito della somma necessaria. Inoltre, consentono di non impiegare i propri risparmi per concludere l’acquisto e, non meno importante, di ottenere una scontistica dedicata aggiuntiva sul prezzo finale. Per fare una buona scelta, i consumatori devono valutare alcuni aspetti come il TAN o tasso nominale annuo, ovvero il valore percentuale che esprime l’interesse dei prestiti su base annuale, e il TAEG, o tasso effettivo globale, cioè il valore percentuale che indica il costo totale del finanziamento. Tutti gli intermediari devono pubblicare per legge il TAEG, così da permettere dei confronti tra le diverse offerte. Al momento della richiesta, il consumatore deve poter confermare la sua capacità di rimborso mediante un reddito dimostrabile o una reddito a garanzia (garante o fidejussione).
Come viene erogato il prestito finalizzato?
Tale tipologia di prestito si differenzia dai prestiti personali anche per un altro, importante, aspetto: le modalità di erogazione. In questo, il prestito personale finalizzato differisce in modo significativo, tanto da quelli personali, quanto dalla Cessione del Quinto dello stipendio/pensione. La differenza sostanziale è che, con un finanziamento finalizzato, la somma richiesta non viene erogata direttamente sul conto corrente del consumatore. L’esercente convenzionato è una figura centrale in questo senso, in quanto è lui che propone questa tipologia di prestito al cliente. È sempre l’esercente o dealer che deve raccogliere i documenti necessari per l’istruttoria e inviare la richiesta alla banca o alla finanziaria convenzionata. L’istituto bancario deve, a questo punto, valutare la richiesta e, in caso di esito positivo, erogare la somma sul suo conto corrente. Infine, il commerciante convenzionato consegna il bene al cliente e conclude la vendita. Il denaro prestato dalla finanziaria o banca, in sostanza, viene accreditato direttamente alla società che vende il bene o servizio per cui si è richiesto il finanziamento finalizzato.
Si può recedere dal prestito finalizzato?
La risposta è affermativa. Dopo aver sottoscritto un finanziamento di questo tipo è possibile recedere dal contratto entro 14 giorni dalla data della firma. Per farlo, occorre inviare una comunicazione all’Istituto finanziatore secondo le modalità indicate e, cosa importante, non è necessario dare delle motivazioni per il recesso. Nel caso si fosse già ricevuto il prestito personale finalizzato, in tutto o in parte, si deve restituire la somma ricevuta entro 30 giorni dalla comunicazione di recesso (compreso il pagamento degli interessi maturati). Inoltre, si può rimborsare anticipatamente, e in qualsiasi momento, tutto o parte dell’importo dovuto. Con il rimborso anticipato si ha la riduzione del costo totale del credito, pari all’importo di interessi ed eventuali costi relativi al contratto.
Quali rischi ci sono per un prestito finalizzato non pagato?
Se, da un lato, questa tipologia di finanziamenti presenta molti vantaggi, dall’altro occorre ricordare che è previsto l’obbligo per il beneficiario di restituire la somma ricevuta tramite un pagamento rateale prestabilito. Un prestito finalizzato auto non pagato può portare, come conseguenza, il finanziatore a ricorrere a tutte le azioni previste dalla legge per la riscossione del suo credito, che comprendono anche il ricorso al giudice. Inoltre, il mancato rispetto delle scadenze previste per il pagamento delle rate può comportare alla fine anche dei costi maggiori: si pensi, ad esempio, agli interessi di mora che non sono compresi nel TAEG. In quest’ottica, chi avesse già contratto dei finanziamenti in passato potrebbe non essere ritenuto meritevole per l’ottenimento di un credito aggiuntivo.