Prestiti senza busta paga
I prestiti senza busta paga sono una modalità di finanziamento disponibile per tutti quelli che non percepiscono uno stipendio fisso. Si tratta di una soluzione praticabile per diverse categorie di persone che vanno dai disoccupati, fino a studenti, casalinghe e lavoratori autonomi. Chiaramente, per la concessione di questo tipo di finanziamento senza busta paga sono richieste delle forme di garanzia sul rimborso della somma erogata. Le persone interessate devono poi anche considerare che, per questo genere di prestiti, sono previsti importi più contenuti e con un tasso di interesse più alto rispetto ad altre tipologie.
Finanziamenti senza busta paga: quali garanzie sono richieste?
Per ottenere i prestiti senza busta paga è necessario, per forza di cose, presentare delle garanzie alternative. L’istituto bancario a cui si richiede il prestito, infatti, deve comunque poter conoscere la capacità del richiedente di poter restituire la somma erogata. È, quindi, vero che si può richiedere un prestito senza busta paga, ma occorre presentare comunque delle garanzie, che possono essere ipotecarie o personali a seconda che riguardino beni immobili o una fideiussione. In caso di garanzie personali per i prestiti senza busta paga, il garante o fideiussore è da intendersi come colui che si impegna a pagare le rate del finanziamento quando il debitore principale, per qualsiasi motivo, non potesse più farsene carico. Non tutti possono svolgere il ruolo di garante: per farlo occorre avere una buona affidabilità creditizia e non comparire nelle segnalazioni al Crif (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) come cattivo pagatore. Una tipologia particolare di prestiti senza busta paga è quella dei finanziamenti per studenti senza busta paga, ma serve sempre la preziosa figura del garante.
Ci sono anche quelli che possono essere definiti come dei prestiti senza busta paga e senza garante, ovvero dei finanziamenti senza busta paga cambializzati. Con questa modalità, il pagamento delle rate avviene mediante delle cambiali ma, in caso di mancato pagamento, si va incontro a serie conseguenze. Anche in assenza di stipendio, dunque, si può avere accesso ai prestiti senza busta paga in diversi modi, tra cui sottoscrivere un’ipoteca su un immobile del quale si risulta proprietari. In alternativa, è anche possibile utilizzare gioielli o altri beni preziosi come garanzia; in questo caso si parla di credito su pegno.
Come ottenere un prestito senza busta paga e senza garante?
Alcuni lavoratori autonomi possono accedere ai prestiti senza busta paga anche senza presentare un garante che intervenga in caso di insolvenza. Si tratta degli autonomi che hanno la possibilità di dare garanzie mediante la presentazione del Modello Unico, normalmente degli ultimi 3 anni di attività. Per le casalinghe, ad esempio, non è possibile richiedere prestiti senza busta paga e senza garante, se non inoltrando una richiesta per un finanziamento cambializzato. Tale situazione riguarda anche disoccupati e i cattivi pagatori, ovvero quelle persone che, per motivi diversi, sono stati iscritti alla Centrale Rischi Finanziari. Attenzione però: tale soluzione, come già ricordato, prevede in caso di mancato pagamento di anche solo una mensilità, il pignoramento dei beni del debitore, anche senza decreto ingiuntivo. Infine, ci sono anche degli specifici finanziamenti senza busta paga e senza garante, come quelli a fondo perduto destinati alle start-up.
Posso richiedere un finanziamento senza busta paga se sono un cattivo pagatore?
Chiedere un prestito senza busta paga potrebbe non essere così semplice per tutti. Si è già detto dei problemi per disoccupati, casalinghe e studenti, ma le cose sono ancora più complesse per protestati e cattivi pagatori. Anche queste categorie di persone, però, possono avere accesso ai prestiti senza busta paga, solo che la figura di un garante potrebbe non essere sufficiente. Quei soggetti che, in passato, sono stati titolari di un finanziamento ma non sono riusciti a rimborsare tutte le rate, si potrebbero vedere rifiutare ogni domanda ulteriore di prestito dalle banche. L’unico modo che ha un cattivo pagatore per ottenere un finanziamento senza busta paga è scegliere il prestito con cambiali. In questo modo si ha la garanzia di ricevere il responso della banca entro 48 ore e l’erogazione della somma in tempi rapidi. Per evitare di non trovarsi nella delicata situazione di non poter pagare le cambiali, e quindi di essere automaticamente iscritti nel registro dei cattivi pagatori, è quindi altamente consigliato verificare di poter far fronte ai pagamenti.
I requisiti e le caratteristiche che deve avere il garante
È abbastanza frequente desiderare maggiori informazioni su come chiedere un prestito senza busta paga. Anche per questo è importante fare un po’ di chiarezza su una figura assolutamente centrale: quella del garante. Per avere un prestito veloce senza busta paga è necessario presentare un garante, ovvero un soggetto che, per situazione patrimoniale o lavorativa, può intervenire in qualsiasi momento per fare fronte alle inadempienze di colui che ha richiesto il prestito. Per essere accettato come garante un soggetto deve avere due requisiti: la straordinarietà e l’accessorietà. Con il primo, si intende che il garante non possa rappresentare una soluzione permanente in caso di inadempienza del richiedente, bensì solamente una funzione di sostituzione straordinaria. Questo significa che può intervenire a coprire un debito, ma solo ogni tanto, e quindi in modo straordinario. Il secondo requisito, l’accessorietà, prevede che la banca non conceda automaticamente il prestito a colui che lo richiede. La figura di un garante potrebbe quindi non bastare, pur avendo una dimostrabile solidità patrimoniale.
Quali sono i costi dei prestiti senza busta paga?
Dopo aver visto come fare un finanziamento senza busta paga, è anche importante andare ad analizzarne i costi. Per capire il costo effettivo di un prestito veloce senza busta paga si deve valutare il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso.