Prestiti per cattivi pagatori
In alcune circostanze può accadere che un soggetto, in seguito alla richiesta di finanziamento, si ritrovi a non poter più effettuare, con regolarità e puntualità, il rimborso delle rate, stabilite secondo uno specifico piano di ammortamento, all’istituto creditore (Istituto di Credito o Intermediario finanziario). Ciò fa sì che la banca decida di segnalare il debitore alla CRIF, ovvero la Centrale di Rischio Finanziamenti, che procederà, a sua volta, a sottoscrivere il soggetto, come cattivo pagatore, all’interno del SIC (Sistema di Informazioni Creditizie), banca dati consultata dagli istituti per conoscere l’affidabilità del richiedente.
Le conseguenze saranno per quest’ultimo rilevanti, in quanto aumenta per lui la difficoltà di vedersi accettare una possibile domanda di finanziamento futura, anche se non significa non poter più avere accesso ad un prestito, per sempre.
In tale situazione, difatti, sarà possibile presentare richiesta di prestiti per cattivi pagatori.
Si tratta di una categoria particolare di credito che va incontro anche, ma non solo, alle esigenze di liquidità di tali soggetti, per quali viene richiesta come condizione necessaria una garanzia. In questa rientrano: la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, ma anche finanziamenti con garante o fideiussore, prestiti con bene su pegno o con cambiali.
Le vediamo più nel dettaglio di seguito.
Prestiti a cattivi pagatori: la cessione del quinto
Tra le diverse possibilità che i cattivi pagatori hanno a disposizione per poter presentare domanda di finanziamento, rientra la cessione del quinto.
Si tratta di una tipologia particolare di prestito che è destinata ai pensionati o ai dipendenti pubblici, statali o privati.
Questa forma di finanziamento, definibile più precisamente come prestito personale non finalizzato, permette a che ne fa richiesta di ottenere un’importante somma di denaro, ad un tasso fisso, da parte di un Istituto di Credito e di lasciare l’esecuzione del versamento della rata mensile stabilita al datore di lavoro o all’INPS, che si occuperà personalmente di trattenere la somma concordata.
Detto ciò, in che modo è possibile attivare un prestito per cattivi pagatori con cessione del quinto?
La condizione necessaria, in questo caso, è essere titolari di una busta paga o, nel caso dei pensionati, del cedolino pensione rilasciato dall’INPS; in assenza di questi, il finanziamento non potrà essere concesso.
Il soggetto, pertanto, sarà chiamato a presentare, al momento di avvio della richiesta, i propri documenti reddituali e a conferma della propria identità, la carta di riconoscimento e il codice fiscale ad esso associato.
Una volta effettuata la domanda, la banca o l’istituto di credito di riferimento procederà con l’istruttoria, analizzerà le informazioni fornite e nel caso in cui tutti i requisiti fossero rispettati, la pratica verrà sottoposta alla verifica di assumibilità da parte della compagnia assicurativa, la quale si occuperà di procedere con il rilascio della polizza. Un aspetto caratteristico di questa tipologia particolare di prestiti per cattivi pagatori, difatti, risiede nella necessità di sottoscrivere anche un’assicurazione, a garanzia del pagamento in caso di eventuali avvenimenti spiacevoli che interessano il richiedente, come la perdita del lavoro o il decesso.
La compagnia assicurativa si occuperà di verificare l’assumibilità di tale prestito e, se l’esito sarà positivo, procederà con l’emissione della polizza.
Dopodiché, il richiedente firma il contratto, il quale verrà inviato al datore di lavoro o all’Ente di Previdenza che, dopo aver verificato i termini, deciderà se predisporre o meno tale pagamento. Anche qui, in caso di esito positivo, il datore di lavoro o l’INPS procederà a comunicare all’ente creditore (Istituto bancario o Intermediario del credito) il buon fine della richiesta. Da quel momento verrà erogato al contraente l’importo richiesto, non superiore al quinto dello stipendio.
Prestiti per cattivi pagatori senza busta paga: quali sono e come ottenerli?
Nell’eventualità in cui si sia stati segnalati come soggetto moroso alla CRIF e non si possieda neanche una documentazione che attesti la propria redditualità, come una busta paga o il cedolino pensione, sarà comunque possibile fare richiesta di prestiti per cattivi pagatori senza cessione del quinto.
Per farlo è necessario essere in possesso di specifiche garanzie.
Una delle possibilità disponibili, semplici e accessibili tra i diversi prestiti per cattivi pagatori senza busta paga, è il finanziamento con garante o fideiussore.
In questo caso, cioè, il contraente ha la possibilità di stipulare un contratto di finanziamento presentando all’ente creditizio una figura terza, che si assuma la responsabilità di corrispondere, in caso di mancato pagamento da parte del debitore principale, la somma di denaro prevista dal piano di ammortamento.
Affinché tale domanda di finanziamento per cattivi pagatori vada a buon fine, sarà indispensabile dimostrare che tale figura terza sia in grado di adempiere al rimborso. In che modo è possibile? Attraverso la presentazione della documentazione atta a provare la titolarità reddituale o patrimoniale del fideiussore. Se in fase di istruttoria verrà rivelata la sua affidabilità creditizia e tutti i requisiti richiesti saranno rispettati, allora, il richiedente principale potrà versi accettare la propria richiesta di prestito.
Se, in caso contrario, il garante non sia impossesso di tali caratteristiche, sarà necessario procedere con altre tipologie di prestiti per cattivi pagatori.
Un esempio è il credito su pegno, si tratta di un tipo specifico di prestito personale per cattivi pagatori, messo a disposizione solo da alcune società, utile in circostanze in cui esistono poche alternative e in cui è necessario disporre di poca liquidità. Esso consiste nel mettere come deposito cauzionale un proprio bene materiale, sul quale viene eseguita una perizia, a garanzia di pagamento degli importi mensili da versare, il quale verrà riscattato dal suo possessore legittimo solo in seguito al completamento del rimborso previsto dal piano di ammortamento.
La procedura del finanziamento, pertanto, rimane la stessa, solo che a fare da garanzia al pagamento è un bene materiale.
In altre circostanze, invece, è possibile procedere concedendo finanziamenti con cambiali a cattivi pagatori, proposti generalmente da diversi enti di credito. Si tratta di un tipo di prestito in cui il pagamento mensile avviene attraverso le cambiali, un titolo di credito firmato dal creditore e riportante un bollo al fine di certificarne la validità legale, il cui mancato pagamento alla scadenza, legittima l’istituto di credito nel procedere con il pignoramento o vendita dei beni del richiedente, al fine di risarcire il debito.
Come richiedere prestiti in 24 ore per cattivi pagatori
Presentare domanda per finanziamenti o, più nello specifico, per prestiti per cattivi pagatori, può richiedere tempo, date le analisi e le verifiche da effettuare in fase d’istruttoria.
Grazie ai finanziamenti veloci, però, le tempistiche possono essere ridotte notevolmente offrendo, a chi ne fa domanda, la possibilità di usufruire di prestiti in 24 ore anche per cattivi pagatori.
Ciò che, però, va tenuto in considerazione è che, al vantaggio di godere di liquidità in breve tempo, si aggiungono i costi propri di questa rapidità. La caratteristica peculiare di tale tipologia di finanziamento, infatti, consiste nell’avere, rispetto alla media, tassi di interesse fissi più alti.
Inoltre, il piano di ammortamento, pur essendo personalizzabile, non prevede per l’estinzione del debito una lunga durata, data anche la somma più esigua che, in questo caso, viene richiesta.
Nel caso in cui si volesse procedere con i prestiti in 24 ore per cattivi pagatori, comunque, sarà necessario rivolgersi agli istituti di credito che erogano prestazioni di tale tipo o che si occupano di stipulare contratti per prestiti online per cattivi pagatori, i quali, generalmente, prevedono tempi di attesa piuttosto ridotti.