Prestiti per badanti
I prestiti per badanti sono una tipologia di prestito che non differisce così tanto da quelli che possono essere richiesti da altre categorie di lavoratori dipendenti. Chi svolge questa professione così delicata per le famiglie può richiedere, in qualsiasi momento, un prestito per badante e ottenere un finanziamento dalla banca. Affinché il prestito personale per badante venga effettivamente erogato, però, il richiedente deve fornire alcune rassicurazioni alla banca per quanto riguarda la propria situazione reddituale. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire come funzionano i prestiti per badanti e colf, soffermandoci in particolar modo sulle modalità di erogazione, sui requisiti e sulle tempistiche.
Prestiti per badanti: quali aspetti considerare
Come abbiamo visto, richiedere un prestito personale per badante non è complicato; ciò di cui occorre tenere conto è che, spesso e volentieri, chi svolge questa professione è sprovvisto di un contratto a tempo indeterminato, ovvero una delle condizioni per ottenere un prestito personale. Questo chiude la porta alla possibilità di richiedere prestiti per badanti? In realtà no, colf e badanti possono accedere lo stesso a un prestito online o in una filiale fisica, ma devono orientarsi su forme di finanziamento che non richiedano, necessariamente, la presentazione di un contratto di lavoro continuativo. In particolare, possiamo intendere come prestiti per badanti e colf tutte quelle forme di finanziamento senza garanzie, come potrebbero essere i prestiti cambializzati o tra privati.
Inoltre, i prestiti per badanti italiane e straniere possono essere erogati anche in caso di contratti a tempo determinato, ma solo se il piano di rientro degli stessi non superi la durata del contratto stesso. L’unica differenza, se parliamo di prestiti per badante straniere, è che chi li richiede deve avere la residenza in Italia (e il permesso di soggiorno per gli extracomunitari). Quando si parla di prestiti per badanti, comunque, è importante sottolineare come le probabilità che il prestito venga erogato vari in base al livello contrattuale di ogni richiedente.
Prestiti per badanti italiane e straniere: la carta revolving
Grazie alle recenti innovazioni digitali e tecnologiche, oggi ci sono strumenti che consentono di eseguire operazioni in tempo reale anche a colf e badanti. Potrebbe essere il caso, ad esempio, della carta revolving, ovvero una carta prepagata, disponibile presso la maggiorparte degli istituti di credito, che può essere abitualmente ricaricata per un massimo di 3000 euro.
Il credito può essere utilizzato senza vincoli e l’utilizzatore, la badante in questo caso, deve restituire solamente la somma effettivamente utilizzata della carta revolving (più eventuali interessi). La carta è ricaricabile solamente se tutte le rate mensili previste per la restituzione dell’importo risultano correttamente saldate.
Prestiti per badanti e colf che sono cattivi pagatori
Ma che cosa succede con i prestiti per badante straniere e italiane se i richiedenti dovessero risultare iscritti alla lista cattivi pagatori Crif? In questi casi la possibilità di ottenere i prestiti per badanti è decisamente ridotta e i tempi di attesa possono allungarsi notevolmente, superando anche i 30 giorni. Le colf che non hanno pagato tutte le rate di un vecchio prestito, e sono state inserite nella lista dei cattivi pagatori, non possono comunque, richiedere un prestito per badanti con la cessione del Quinto. In questi casi, infatti, il tipo di impiego non è abitualmente assumibile dagli Istituti di Credito e dalle Compagnie di Assicurazioni.
Prestiti per badanti italiane e straniere: le differenze
Ma che differenze ci sono tra i prestiti per badanti italiane e straniere? I requisiti, come abbiamo visto, sono gli stessi, questo significa che una colf straniera con contratto a tempo indeterminato non avrà difficoltà a richiedere e ottenere un prestito. Dal punto di vista delle garanzie, dunque, non ci sono differenze di alcun tipo tra i prestiti per badanti italiane e straniere. Come già detto, le badanti straniere extracomunitarie che vogliono richiedere un prestito, devono presentare un permesso di soggiorno valido.
Non solo, è anche necessario che il reddito da lavoro percepito, e dimostrato con un documento di reddito, sia prodotto su territorio italiano. Detto in altre parole, per ottenere i prestiti per badante italiane e straniere, la clientela deve vivere e lavorare in Italia. Dal punto di vista economico e dei tassi di interesse, infine, non sussistono differenze di alcun tipo tra le badanti italiane e straniere.
Prestiti per badanti: finanziamenti cambializzati
Visto che non tutte le badanti possono godere di un contratto a tempo indeterminato, ci sono diverse possibilità praticabili per ottenere liquidità, tra cui i prestiti tra privati regolamentati. In questo caso si tratta di prestiti per badanti personali che non vengono erogati dalle banche, bensì da investitori privati che decidono di investire una certa somma offrendo prestiti ad altri soggetti. C’è, poi, la possibilità dei cosiddetti prestiti cambializzati, una tipologia di finanziamento per cui il rimborso avviene mediante il pagamento di cambiali emesse direttamente dal prestatore.
Le cambiali sono da considerarsi a tutti gli effetti come un titolo esecutivo, di conseguenza rappresentano una garanzia per il prestatore che, grazie a esse, può richiedere la confisca dei beni. In alcuni casi, i prestiti cambializzati rappresentano anche l’unica soluzione praticabile per colf e badanti che necessitano di liquidità in tempi brevi.