Prestiti INPS: le migliori offerte del giorno

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La scelta del prestito personale INPS o INPDAP può risolvere velocemente ogni tuo problema immediato di liquidità nella massima trasparenza. Assicurati di rispettare i requisiti di accesso per poter fruire, sin da subito, di tutti i vantaggi di questo genere di agevolazioni riservate a insegnanti, pensionati e dipendenti pubblici.

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F.A.Q sul prestito INPS

Che cosa si intende per prestiti INPS?

Quando si parla di finanziamento INPS, si fa riferimento a una tipologia di prestiti che viene erogata dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale o da istituti di credito convenzionati. Per essere definito tale, un prestito INPS deve avere tassi di interesse agevolati e una durata compresa tra 12 e 48 mesi, mentre per i pensionati da 24 a 120 mesi. Alcuni li chiamano ancora, erroneamente, prestiti INPDAP. Questo perché fino al gennaio 2012 venivano erogati proprio da questo istituto, poi confluito nell’INPS a tutti gli effetti.

INPS prestiti: chi li può richiedere?

Possono accedere tutti a questa tipologia di prestiti? La risposta è negativa, si tratta di una formula riservata solo ad alcune, specifiche, categorie di persone. Nello specifico, oltre ai pensionati, possono accedere ai prestiti agevolati INPS: tutti i dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA, gli insegnanti e i direttori scolastici che hanno un contratto a tempo indeterminato presso scuole statali primarie o scuola dell’infanzia (in servizio o a riposo da non più di 24 mesi al momento della richiesta e iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale) e, infine, tutti i dipendenti pubblici e i pensionati correttamente iscritti alla Gestione unitaria. Come si può intuire, si tratta di un bacino potenzialmente ampio di possibili fruitori; occorre però chiarire anche quali sono le diverse tipologie di prestiti INPS disponibili, anche perché i requisiti d’accesso possono cambiare.

Quali sono le diverse tipologie di prestito INPS?

Per semplificare, possiamo suddividere sostanzialmente in tre gruppi i prestiti INPS disponibili. Nel dettaglio, si parla di piccoli prestiti, prestiti pluriennali e di Cessione del Quinto della pensione, con quest’ultima tipologia che prevede la restituzione della somma prestata mediante addebito sulla pensione, che non deve superare un quinto della stessa. Nel caso dei piccoli prestiti, si parla di importi ridotti che possono essere restituiti in poche mensilità; prestiti pluriennali invece sono perfetti per ottenere somme maggiori, la cui restituzione è suddivisa su più anni.

Quando richiedere un piccolo prestito INPS?

Questi prestiti sono suddivisi a loro volta in diverse tipologie, proprio per venire incontro ad esigenze specifiche dei richiedenti che, come abbiamo visto, possono essere solo dipendenti e pensionati. Docenti e direttori scolastici di scuola primaria e dell’infanzia a tempo indeterminato, o in pensione da massimo 24 mesi, possono richiedere specificamente i piccoli prestiti Gestione Assistenza Magistrale. In questo caso l’importo massimo ottenibile corrisponde a due mensilità di stipendio e la restituzione è prevista in 24 rate. Docenti e direttori scolastici interessati devono sapere che possono richiedere questo tipo di prestito solo in circostanze specifiche come, ad esempio, la nascita di un figlio, acquisto casa o matrimonio.

Altra tipologia di piccolo prestito è quello dedicato alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Questi prestiti INPS per pensionati e dipendenti sono disponibili per tutti quelli che sono iscritti alla Gestione Unitaria e raggiungono un ammontare massimo erogabile pari a quattro mensilità nette di stipendio/pensione. Possono essere restituiti a breve termine, in 12 o 48 rate, a seconda dell’importo.

Ci sono, poi, i prestiti INPS per dipendenti privati del Gruppo Poste Italiane SpA (e società ad esso collegate) che abbiano almeno due anzianità di servizio. Le persone interessate possono richiedere una somma da uno a otto volte lo stipendio netto e le modalità di restituzione sono le stesse della Cessione del Quinto dello stipendio, ma con una durata massima di 4 anni.

Infine, ci sono i prestiti in forma di anticipazione Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità, concessi esclusivamente agli iscritti. Sono prestiti INPS per dipendenti pubblici e pensionati erogabili solo in base alla effettiva disponibilità finanziaria della Gestione dei Fondi di Mutualità. Si rivolgono a lavoratori o pensionati che non abbiano, al momento della richiesta, in corso provvedimenti disciplinari o per dimissioni o decadenza. Nello specifico, gli iscritti al Nuovo Fondo possono ottenere questo prestito INPS per ricovero in clinica privata, protesi dentarie, spese per malattia cronica, apparecchi ortodontici, protesi ortopediche, protesi per arti, acquisto occhiali e di lenti a contatto, spese funerarie di coniuge o familiare a carico, spese per malattia grave di coniuge o familiare a carico, visite specialistiche, prestazioni odontoiatriche, fisioterapia e riabilitazione per infortuni, oculistica e nascita figlio. Il piccolo prestito INPS dipendenti pubblici prevede che si possa richiedere una anticipazione sull’importo del capitale sottoscritto che sia pari al massimo del 75% lordo e deve essere restituito in 12, 24, 36 o 48 rate.

In che cosa consistono i prestiti pluriennali INPS?

Per capire quando richiedere il prestito pluriennale INPS bisogna prima chiarire quali sono le diverse soluzioni disponibili. Per prima cosa ci sono i prestiti pluriennali garantiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, hanno la garanzia INPS ma vengono erogati da istituti di credito convenzionati. L’accesso è permesso a tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria in servizio a tempo indeterminato, ma solo se hanno almeno 4 anni di anzianità. Le modalità di restituzione sono molto chiare: entro 5-10 anni mediante la trattenuta di un quinto dello stipendio. L’importo lordo è facile da calcolare: basta moltiplicare un quinto dello stipendio per il numero di rate.

Ci sono, quindi, quelli che possiamo definire dei prestiti INPS pensionati e sono quelli pluriennali diretti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. In questo caso possono richiederli i pensionati, ma anche i dipendenti pubblici che risultano iscritti alla Gestione Unitaria, hanno un contratto a tempo indeterminato e 4 anni di anzianità. Si possono restituire in 5-10 anni e la rata mensile non può superare un quinto dello stipendio o della pensione. Infine, ci sono i prestiti pluriennali diretti Gestione Fondo Credito Poste Italiane, accessibili ai dipendenti in servizio del Gruppo Poste Italiane SpA con almeno 4 anni di anzianità.

Simulazione prestito INPS: a che cosa serve?

Tutti gli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono contare su un nuovo applicativo dedicato alla simulazione prestiti INPS, sia piccoli che pluriennali. Questo nuovo simulatore è accessibile senza PIN e consente di orientarsi tra le diverse offerte di prestito disponibili e sull’importo minimo e massimo che si può richiedere in base alla rata di restituzione desiderata.