Prestiti INPDAP
I prestiti INPDAP sono i servizi creditizi, offerti a tariffe agevolate, riservati a dipendenti pubblici e pensionati, concessi dall’INPS e dagli istituti finanziari convenzionati. Fino al 2012, l’ente incaricato della gestione delle pratiche per l’erogazione dei finanziamenti era l’INPDAP (istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica); con l’entrata in vigore del decreto Salva Italia, questo organismo è stato soppresso e accorpato all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che ne ha ereditato compiti e funzioni.
Grazie ai prestiti INPDAP dipendenti pubblici in attività ed ex lavoratori godono di prestazioni e servizi di credito dedicati, che si realizzano attraverso la concessione di finanziamenti a condizioni e tassi vantaggiosi.
Tali iniziative sono finanziate mediante i contributi versati dal personale della pubblica amministrazione e i fondi vengono erogati attraverso la cessione del quinto del salario/stipendio o della pensione.
Diverse sono le tipologie di prestito INPDAP previste, che possono essere richieste da tutti coloro che possiedono i requisiti e necessitano di liquidità: i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali.
Per avere accesso a questi servizi sono invece due le strade percorribili: rivolgersi direttamente all’INPS (ex INPDAP) o stipulare il contratto con un istituto di credito convenzionato.
In base alle proprie esigenze, all’importo desiderato e all’investimento mensile che si è disposti a versare per la restituzione, i clienti possono scegliere la soluzione che fa al proprio caso, effettuando per i prestiti INPDAP simulazione rata, tramite gli strumenti che l’ente mette a disposizione.
Attraverso i sistemi di calcolo automatizzati, i richiedenti possono ottenere in breve tempo i preventivi richiesti su misura; indicando, ad esempio, il dato relativo all’importo minimo e massimo detraibile dallo stipendio netto e la durata del piano di ammortamento, l’algoritmo di calcolo individua la formula di finanziamento ideale.
Per velocizzare il processo e trovare in maniera ancora più semplice il servizio INPS più adatto, è anche possibile digitare la somma di cui si vuole disporre e il sistema genererà per il prestito INPDAP simulazione rata, che includerà tutti gli oneri a cui il consumatore dovrà far fronte, per ottenere l’importo desiderato.
Vediamo ora, in modo approfondito, le varie tipologie di servizi creditizi che pensionati e dipendenti statali possono richiedere all’ente previdenziale, a partire dal piccolo prestito INPDAP.
Piccolo prestito INPDAP
Grazie al prestito INPDAP dipendenti pubblici e gli altri beneficiari dell’offerta possono accedere a somme di denaro di piccola entità, utili a coprire, per esempio, spese impreviste e urgenti.
I piani di ammortamento previsti per il rimborso di tale servizio hanno una durata minima di un anno e massima di quattro; il valore delle rate, invece, è variabile e dipende strettamente dalla situazione economica del cliente e, naturalmente, dalla cifra richiesta. Una volta però stabilito il valore della rata, lo stesso sarà costante per tutto il piano di ammortamento.
Il reale vantaggio dei prestiti ex INPDAP è quello di avere un tasso agevolato rispetto alla media di mercato e di non vincolare i soggetti alla presentazione della documentazione di spesa, il che, rispetto a finanziamenti di altro tipo, ne rende più immediato l’ottenimento.
Qual è la somma massima erogabile?
L’ente previdenziale ha stabilito che per i prestiti INPDAP pensionati e lavoratori (piccoli prestiti INPDAP) possono ricevere un credito di importo non superiore a quattro mensilità di stipendio netto.
Per il piano di rimborso va tenuto conto del valore del tasso annuo nominale e dell’aliquota relativa ai costi di amministrazione. C’è poi un premio fondo rischi, applicabile a seconda dell’età e della durata del contratto. Per avere indicazioni più precise sugli oneri finanziari previsti per i prestiti INPDAP dipendenti pubblici tabelle sono disponibili sui portali ufficiali dell’INPS.
Per le persone interessate a domandare un piccolo prestito, è bene anche sapere che esistono dei requisiti minimi. Quali? Innanzitutto, essere un dipendente pubblico o un pensionato iscritto alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) oppure un funzionario di Poste Italiane in servizio, facente parte della Gestione Fondo Credito, ex IPOST.
Specifichiamo che i soggetti in attività devono inoltre soddisfare le seguenti condizioni: avere un’anzianità lavorativa e d’iscrizione di almeno un anno; essere titolari di un contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno tre anni, con una retribuzione mensile continuativa durante tutto il periodo di restituzione del credito.
Passiamo ora al secondo dei prodotti che l’istituto previdenziale ha riservato ai lavoratori delle amministrazioni pubbliche, ovvero i cosiddetti prestiti INPDAP pluriennali.
Prestiti INPDAP pluriennali
Per le domande relative ai prestiti di lunga durata, vale a dire anche superiori ai 4 anni, l’INPS concede una possibilità ulteriore a dipendenti statali e pensionati; l’ente ha infatti previsto dei finanziamenti particolari, detti prestiti pluriennali, il cui rimborso si può protrarre anche per diversi anni.
Più nello specifico, si tratta di piani di ammortamento quinquennali con pagamenti dilazionati in 60 mesi, oppure decennali, saldabili in 120 rate.
La restituzione, così come avviene nella prima tipologia di prestito illustrata, è regolata dal sistema di cessione del quinto INPDAP, con la trattenuta di una somma mensile fissa dalla busta paga oppure dalla pensione.
Anche in questo caso, i destinatari del servizio sono gli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, in attività o pensionati. Tuttavia, per l’ottenimento di un finanziamento pluriennale, esistono parametri più restrittivi rispetto ai piccoli prestiti.
Difatti, il candidato deve possedere un minimo di quattro anni di anzianità, sia nella mansione svolta che come contribuente della Gestione di appartenenza. Rimane valida la norma per cui, al momento della sottoscrizione, è necessario essere titolari di un contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo tre anni, con retribuzione fissa per tutta la durata del piano di rimborso.
Per chi intende avviare le pratiche per il prestito pluriennale, la richiesta va inoltrata online sul sito dell’INPS, attraverso il quale viene fornito un codice di sicurezza da comunicare alla propria amministrazione. Ciò è indispensabile perché l’utente possa completare l’iter per vedersi riconosciuto il finanziamento, secondo i tempi e le modalità previsti dalla normativa.
Ricordiamo inoltre che per i titolari di piani creditizi pluriennali, non viene preclusa la possibilità di accedere contemporaneamente anche ai piccoli prestiti.
Tale concessione è data ai soggetti che, sebbene stiamo restituendo quanto dovuto per un finanziamento quinquennale o decennale, hanno necessità di fruire di ulteriore credito e vogliono beneficiare delle agevolazioni fiscali che i programmi INPDAP offrono loro.
Nella fattispecie, per i finanziamenti INPDAP dipendenti statali ed ex lavoratori possono richiedere importi di prestito pari ad una, due, tre o quattro mensilità, da rimborsare rispettivamente in 12, 24, 36 o 48 mesi.