Prestiti in 24 ore
Molti consumatori oggi si chiedono se sia possibile ottenere prestiti in 24 ore: la risposta è sì, ma ci sono diversi fattori di cui tenere conto. Innanzitutto, va precisato che la l’Istituto finanziario o la Banca procede al versamento immediato della somma di denaro sul conto corrente del richiedente entro certi limiti e per importi non elevati; pertanto, non tutte le tipologie di finanziamento possono soddisfare tale esigenza.
Infatti, il prestito in 24 ore è riconducibile alla categoria del piccolo prestito, anche con riferimento alla rapidità con cui la somma viene erogata. Come accennato, però, le cifre sono tendenzialmente più basse di quelle concesse nei finanziamenti tradizionali, non superando cioè una certa soglia.
Tale formula è stata pensata per assecondare esigenze comuni, perlopiù impreviste, che presuppongono lo stanziamento di fondi in tempi brevi. Un esempio è un’operazione odontoiatrica, una riparazione di un apparecchio domestico o della propria vettura o il pagamento di una sanzione amministrativa particolarmente onerosa. In definitiva, tale soluzione è ideale per chi si trova di fronte ad una spesa non programmata, imprevista, per la quale non si possiede sufficiente liquidità, ma che necessita di essere saldata nel giro di pochi giorni.
In tutti questi casi e per esigenze personali di varia natura, le banche offrono un aiuto celere e possono erogare prestiti in 24 ore dal momento della sottoscrizione del contratto: l’istruttoria è più snella rispetto ai comuni finanziamenti e, una volta verificati i requisiti minimi, il consulente incaricato farà partire immediatamente l’iter per il versamento del denaro sul conto corrente.
Naturalmente, vi sono condizioni e regole, a cui gli interessati devono attenersi per poter fruire, in poco tempo, del credito di cui hanno bisogno. Anche le garanzie richieste possono variare, a seconda della situazione e della tipologia di consumatore. Ne parleremo meglio nei paragrafi che seguono.
Caratteristiche dei prestiti in 24 ore
Come abbiamo visto, è oggi possibile rivolgersi ad una società finanziaria per disporre di liquidità immediata, utile ad affrontare spese impreviste che possono presentarsi in un dato momento della vita. Per venire incontro ai consumatori che si trovano in questa difficile situazione, il mercato del credito ha visto nascere una forma semplificata di finanziamento, con cui il denaro viene consegnato al cliente anche nel giro di 24 o 48 ore.
Le somme erogabili, di norma, non superano i 5.000€, ma di fronte ad un’ottima capacità creditizia, garanzie solide e in assenza di rischi elevati di insolvenza, la banca potrebbe decidere di accordare importi anche maggiori.
Proprio perché vi è un tetto basso relativamente agli importi massimi da erogare, accedere al credito è abbastanza semplice, anche in virtù della flessibilità con cui il rimborso può essere effettuato. Sebbene si tratti di somme di piccola entità, poi, le finanziarie acconsentono al loro rientro in periodi di tempo anche molto estesi: ci sono, ad esempio, piani rateizzabili fino a 120 mesi. il valore delle rate e quindi anche la durata del prestito stesso sono proporzionati al reddito del cliente; le possibilità sono infinite e ognuno può scegliere la soluzione più comoda per sanare il debito senza andare in stress e difficoltà economica.
In mancanza delle comuni garanzie reddituali, legate allo stipendio fisso mensile, c’è modo di erogare prestiti in 24 ore anche a protestati e a persone senza busta paga? Parliamo di queste particolari circostanze nelle righe seguenti.
Prestiti in 24 ore senza busta paga
Abbiamo detto che i prestiti per piccole somme costituiscono un grosso aiuto per una vasta fetta di consumatori: tra questi possiamo trovare lavoratori, pensionati, casalinghi, studenti e tanto altro ancora. In un contesto sociale variegato, è risaputo che non tutti abbiano come fonte primaria di sostentamento uno stipendio derivato da un contratto di lavoro da dipendente, non per questo però la banca preclude la possibilità di sottoscrivere un contratto di finanziamento.
Esistono piani strutturati e rivolti a chi non è titolare di una busta paga e che possiede una forma di reddito alternativa. Non solo, se anche quest’ultima dovesse non essere sufficiente, si possono attivare quelli che vengono chiamati prestiti cambializzati in 24 ore. Optando per questa formula, il richiedente offre come garanzia un bene di sua proprietà che, in caso di mancato pagamento delle rate, è pignorabile dalla banca, la quale potrà venderlo per rientrare del proprio credito.
In definitiva, quindi, tutti possono beneficiare di un prestito in 24 ore? La risposta non è semplice come sembra, ma necessita di qualche precisazione: ne parliamo meglio di seguito.
Prestiti in 24: limitazioni
Abbiamo visto che, a fronte di una garanzia, sia essa costituita da un salario fisso o da una proprietà monetizzabile, ottenere un prestito fino a 5.000€ è tutto sommato facile. Se si pensa, poi, ai servizi finanziari online nati negli ultimi anni, il calcolo del finanziamento, la verifica dei requisiti e tutto ciò che serve per completare l’istruttoria avviene in modo automatico ed in pochi click; ciò ha contribuito ad accelerare ulteriormente i tempi di gestione delle pratiche e l’erogazione del credito.
Naturalmente, ogni banca calcola attentamente i rischi connessi alla concessione del denaro, anche quando si tratta di importi limitati, determinando di volta in volta l’idoneità del consumatore ad essere finanziato. Al di là dello scenario ordinario, quello cioè di un soggetto che percepisce un salario mensile fisso, a fronte di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, come sappiamo, esistono molti altri modi per generare reddito. Le finanziarie, consapevoli di ciò, hanno fissato una serie di normative per concedere prestiti anche a chi non possiede una busta paga. Alcuni esempi sono i lavoratori stagionali, i detentori di partita IVA, gli autonomi, gli artigiani, i liberi professionisti, i casalinghi e gli studenti. Tutte queste categorie possono avere comunque delle entrate finanziarie, seppure di diversa natura, ragione sufficiente per poter sostenere le spese del rimborso del prestito senza grosse difficoltà. Quello che può accadere è che l’ente erogante esiga maggiori sicurezze o prove a dimostrazione della propria capacità creditizia.
È invece più complesso il discorso dei prestiti in 24 ore per cattivi pagatori: per tale categoria, l’istituto applica disposizioni differenti, solitamente più stringenti, in ragione del fatto che in passato tali individui si siano dimostrati inadempienti. L’esempio più classico è quello del tardato o mancato versamento di una rata. Anche a fronte di un salario consistente, non tutte le banche acconsentono all’erogazione di un finanziamento in favore dei soggetti segnalati al CRIF, poiché vi è un rischio elevato di insolvenza.