Plafond

Plafond

Molto spesso, in ambito assicurativo, finanziario e creditizio si sente parlare di un certo tetto massimo raggiungibile, giornaliero o mensile, oltre il quale non è possibile andare: il cosiddetto plafondSi tratta di un limite monetario imposto che non può essere superato, nel caso di un fido bancario, di una carta di credito o di debito.Tale limite viene accordato dalle banche, con riferimento al rating del cliente, così come avviene per i prestiti personali e altre forme di finanziamento. 

In poche parole, quindi, è l’importo massimo utilizzabile in un determinato periodo di tempo, stabilito preventivamente dall’istituto di credito al quale il cliente si è affidato.

Vediamo più nel dettaglio di seguito cosa si intende con questo termine e qual è il suo effettivo significato.

Plafond: cos’è? Il significato della parola

Nel linguaggio economico quando si parla di Plafond si fa riferimento ad un vincolo monetario che non può essere superato. Nello specifico si tratta di una soglia di denaro limite che gli istituti di credito impongono in caso di fido bancario oppure stabiliscono all’interno di una carta di credito o di debito.

Se partiamo dall’etimologia del termine plafond, significato è intuibile. La parola, infatti, deriva dal francese e si traduce in “soffitto”, “tetto”. Sta ad indicare pertanto la spesa, mensile o giornaliera, massima che un soggetto può effettuare attraverso specifici strumenti di pagamento, conosciuta anche e più comunemente come limite di credito.

Una volta che questo viene raggiunto, dunque, non sarà più possibile effettuare altre operazioni con la propria carta, anche se, va ricordato, alcuni istituti offrono ai loro clienti una certa flessibilità al raggiungimento del tetto massimo.

In qualsiasi momento, comunque, chi ha la necessità di avere un plafond carta più alto, ha la possibilità di presentare presso il proprio istituto bancario una richiesta di modifica del limite di credito. L’Istituto valuterà se accordare o meno la modifica, anche in seguito all’analisi aggiornata condotta sulla situazione finanziaria del soggetto.

Plafond bancario: come funziona?

Come visto, il termine “plafond” indica il limite massimo di spesa che può essere effettuato con la carta di credito in un determinato periodo di tempo, come ad esempio un tetto al prelievo in contanti o al numero di pagamenti effettuati in un giorno o in un mese.
Per tale ragione è possibile distinguere due tipi di plafond bancario: il limite di credito massimo (giornaliero o mensile) per acquisti effettuati in negozio o online con la carta di credito e il quantitativo massimo di contanti prelevabile giornalmente dagli appositi ATM delle banche.

In entrambi i casi, il plafond carta di credito raggiungibile può essere visionato nel contratto che si è stipulato con la banca in fase di consegna della carta, nonché nel documento di sintesi che gli istituti di credito mettono a disposizione dei propri clienti almeno una volta all’anno.

Come funziona, però, il limite di credito nel concreto?

In termini finanziari, l’utilizzo della carta di credito comporta che tutte le transazioni effettuate non vengono addebitate immediatamente, ma verranno conteggiate e scalate dal plafond nel mese successivo.

Al termine del mese, tutte le spese sostenute in quel periodo vengono addebitate in blocco sul conto del titolare della carta. Va comunque tenuto in considerazione che il plafond carta concordato con l’istituto di credito non tiene in considerazione l’esistenza di possibili somme di denaro residue rimaste dal mese precedente.

In ogni caso, una volta che il limite massimo di spesa per il mese in corso è stato raggiunto, la carta di credito, come sopra accennato, non potrà più essere utilizzata per effettuare ulteriori acquisti.Occorrerà attendere il mese successivo.

Non solo, nel contesto delle carte prepagate, è anche importante tenere in considerazione il limite massimo di ricariche che può essere effettuato in un anno, in quanto questo può cambiare da un minimo di 2500 fino a 50.000 euro.

Generalmente, comunque, i plafond annui di ricarica più bassi sono riservati alle carte prepagate destinate ai minori.

Per le carte di pagamento diverse dalle prepagate, invece, il limite di spesa mensile è direttamente proporzionale alle entrate periodiche che vengono accreditate sul conto corrente di riferimento. Queste entrate possono essere costituite da una varietà di fonti, come ad esempio lo stipendio, la pensione o altre tipologie.

Nel contesto delle carte di credito revolving, viene concesso un fido, ovvero una linea di credito rotativa associata alla carta stessa. Questo fido può essere utilizzato per effettuare pagamenti o prelievi, ma ogni transazione comporta il pagamento di interessi. Questo viene determinato in base alle richieste del cliente e all’analisi che preventivamente l’Istituto che emette la carta effettua sulla propria affidabilità finanziaria. In pratica, l’utilizzo del fido riduce la sua disponibilità, ma grazie ai pagamenti delle rate mensili, il fido viene nuovamente ricostituito e reso disponibile per futuri utilizzi.

Diverso è nel caso di carte di credito caratterizzate da un doppio circuito. Ognuno di questi ultimi, infatti, sarà caratterizzato da un proprio limite di prelievo o di spesa, fattore che fa inevitabilmente aumentare la possibilità di avere un plafond bancario complessivamente più alto.

Plafond: minimo, massimo ed illimitato

Un aspetto fondamentale da chiarire è che, dal punto di vista finanziario, esistono diverse tipologie di plafond. Generalmente, infatti, le carte di credito hanno a loro disposizione, oltre ad un tetto massimo di credito spendibile o ricaricabile, anche un limite di credito minimo da rispettare. Mentre, altre particolari carte riescono addirittura ad avere un plafond illimitato.

In caso di superamento del plafond massimo, invece, come abbiamo visto poco sopra, non sarà più possibile effettuare pagamenti o, per i prelievi, prendere denaro in contante dagli ATM.

Come funziona, invece, il plafond illimitato?

Questo è specifico di particolari carte di credito, definite generalmente di livello superiore, come quelle oro o platino, alcune delle quali hanno comunque un tetto massimo raggiungibile, ma di molto superiore rispetto alle altre tipologie di carte esistenti.

Un caso particolare è il circuito America Express, per il quale è disponibile un plafond carta illimitato.

Tuttavia, questa tipologia di strumenti di pagamento prevede un livello di utilizzo mensile superiore e, di conseguenza, richiede parametri di solvibilità del titolare più elevati, tanto che si tratta di possibilità disponibili solo a soggetti considerati altamente affidabili.

Aumento o diminuzione del limite di credito: è possibile richiederlo?

Come abbiamo visto, il plafond impone, generalmente, dei limiti minimi o massimi raggiungibili dal cliente con la propria carta di credito. Ciò che può accadere, in specifiche circostanze, è che si abbia bisogno di aumentare il tetto di pagamento o ricarica imposti. È possibile farlo?

Assolutamente sì!

In tal caso, il soggetto dovrà presentare domanda presso la propria banca, la quale potrebbe richiedere, per accertarsi dell’affidabilità finanziaria del proprio cliente e autorizzare tale variazione, il cedolino dello stipendio o della pensione, cioè l’aggiornamento dei propri redditi mensili.

Inoltre, sarà anche possibile, per avere un maggior controllo e una migliore gestione delle spese, domandare alla banca di riferimento di ridurre il limite di spesa mensile o giornaliero.

Nel caso in cui non sia possibile ottenere un aumento del plafond, si potrà comunque valutare l’opzione di richiedere una nuova carta, anche prepagata o a un Istituto di Credito diverso, in modo da avere a disposizione due diversi limiti di spesa per i pagamenti e per i prelievi.

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