Piccoli prestiti senza busta paga

Piccoli prestiti senza busta paga

Anche chi non può contare su uno stipendio continuativo, può avere accesso a liquidità tramite i piccoli prestiti senza busta paga. Stiamo parlando, in questo caso, di prestiti personali con cui ottenere importi contenuti, solitamente meno di 5000 euro. Il motivo è che, con questi mini prestiti senza busta paga, le banche vogliono limitare il rischio di esposizione nei confronti di soggetti considerati con un profilo di rischio elevato, proprio a causa dell’assenza di un lavoro continuativo e di una busta paga. Chiaramente, i lavoratori dipendenti o i pensionati non hanno questi problemi, in quanto possono dimostrare consistenza e continuità di reddito stabile grazie alla propria busta paga o al cedolino della propria pensione.

Sarebbe però sbagliato parlare di un mini prestito senza garanzie, le banche infatti concedono piccoli prestiti senza busta paga solo a determinate condizioni. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire come ottenerli e quali sono le soluzioni disponibili.

Piccolo prestito senza busta paga: chi può richiederlo

Fatta la doverosa premessa che non è possibile ottenere un mini prestito senza garanzie, vediamo ora quali sono le caratteristiche di questa specifica tipologia di finanziamento. I piccoli prestiti senza busta paga sono espressamente dedicati a determinate categorie di soggetti come: studenti, disoccupati, casalinghe, lavoratori autonomi o irregolari e imprenditori in fase di start-up. Il modo più rapido per richiedere dei mini prestiti senza busta paga è, sicuramente, ricorrere alla figura di un garante, ovvero un soggetto in grado di intervenire in caso di insolvenza del debitore principale. Possono richiedere piccoli prestiti senza busta paga, anche senza garante, i lavoratori autonomi in grado di fornire informazioni sul proprio reddito da attività professionale  mediante il Modello Unico, relativo solitamente agli ultimi tre anni di attività.

Piccoli prestiti senza busta paga e garante: è possibile?

Oltre agli autonomi, anche disoccupati, casalinghe e cattivi pagatori iscritti alla Centrale Rischi Finanziari possono avere accesso a piccoli prestiti senza busta paga e garante. In questo caso, però, devono inoltrare una richiesta di prestito senza busta, solitamente con pagamento in cambiali: si parla in questi casi di prestito cambializzato. Tale soluzione deve essere valutata con grande attenzione per evitare le possibili conseguenze di un mancato pagamento. Sarebbe, infatti, sufficiente saltare una sola mensilità per rischiare il pignoramento, senza decreto ingiuntivo, da parte dell’istituto di credito. La cambiale è un titolo esecutivo e molte banche e finanziarie, per non doversi trovare poi a pignorare i beni del cliente in caso di insolvenza, con tutti i costi connessi, preferiscono non concedere questa tipologia di finanziamento. Infine, i prestiti con cambiale presentano un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) decisamente alto, del quale occorre tenere conto al momento della richiesta.

Come avere un piccolo prestito senza busta paga: tutte le soluzioni disponibili

L’unico modo per ottenere un piccolo prestito senza busta paga è quello di presentare un garante o delle garanzie alternative, in grado di rassicurare la banca sulla capacità del richiedente di poter restituire la somma erogata. L’esempio classico è proprio quello dei prestiti con garante o fideiussore, un soggetto quest’ultimo che deve avere una buona affidabilità creditizia e non può essere stato segnalato al Crif come cattivo pagatore. La presenza stessa del garante, però, non è sufficiente a garantire l’ottenimento della somma richiesta. Una valida alternativa al garante, per richiedere piccoli prestiti veloci senza busta paga, potrebbe essere quella dell’ipoteca sulla casa. Questa tipologia di prestiti viene, però, spesso rifiutata per importi di piccola entità, perché il valore del finanziamento risulterebbe troppo inferiore a quello dell’immobile messo a garanzia e il costo dell’operazione complessiva sarebbe ingente. Le persone che hanno almeno 65 anni, invece, possono utilizzare la soluzione dell’ipoteca sulla casa per ottenere un prestito ipotecario vitalizio. Alla morte del richiedente, gli eredi decidono se estinguere il debito oppure se dare seguito alla vendita dell’immobile per restituire la somma dovuta all’istituto bancario.

Infine, possono richiedere dei piccoli prestiti veloci senza busta paga anche tutti quelli che sono disposti a usare come garanzia dei beni di valore. In questo caso si parla di credito su pegno, una soluzione ideale per ottenere importi in denaro in tempi rapidi, e senza poter contare su un reddito.

Piccoli prestiti senza busta paga: l’importanza del tasso d’interesse

Prima di richiedere questa tipologia di prestiti personali senza reddito è essenziale sottolineare che il proprio profilo di rischio è uno dei fattori che le banche considerano per decidere il tasso di finanziamento. Chiaramente, tanto più alto verrà giudicato il profilo di rischio di un cliente, quanto più alto sarà il tasso di finanziamento proposto. Ne consegue che, visti gli alti tassi di interesse, i piccoli prestiti senza busta paga debbano essere considerati un prodotto finanziario utile solo in casi di estrema necessità. Viceversa, le banche concedono condizioni decisamente più favorevoli a quei clienti che possono offrire delle garanzie reddituali. Prima di informarsi su come avere un piccolo prestito senza busta paga, sarebbe, quindi, meglio verificare i tassi di interesse applicati.

Prestiti senza busta paga con rendite alternative

Anche in assenza di un reddito fisso, ci sono determinati soggetti che possono comunque avere accesso ai piccoli prestiti senza busta paga. Tutti coloro che sono titolari di una rendita, ad esempio, possono ottenere abbastanza facilmente un finanziamento di questo genere. In questo caso, l’unico requisito per accedere a tali prestiti è quello di dimostrare alla banca di essere i titolari della rendita almeno per tutto il periodo utile alla restituzione del finanziamento erogato.

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