Interessi moratori
Gli interessi moratori sono costi aggiuntivi applicati dall’istituto di credito sulle rate di un prestito che il richiedente non ha provveduto a saldare entro i termini e scadenze prestabilite. In questi casi, l’ente erogante fissa un sovrapprezzo sulla cifra del debito, che si aggiunge a quelli ordinari e risulta, pertanto, maggiore rispetto al tasso d’interesse proprio del finanziamento. La mora è a tutti gli effetti una sanzione, che ha la funzione di tutelare le banche per il mancato risarcimento, da parte di un cliente, della somma di denaro prestata. Tale provvedimento è utile, cioè, ad assicurarsi che i debitori adempiano ai propri doveri, secondo i criteri e le tempistiche riportati sul contratto finanziario.
Per il calcolo interessi di mora il valore viene esplicitato in percentuale e comunicato al contraente già in fase preliminare: quest’ultimo, pertanto, è a conoscenza dell’importo maggiorato che andrà a pagare qualora non procedesse al versamento della somma di una o più rate o quest’ultimo giungesse in ritardo. La sanzione scatta, quindi, al verificarsi di una delle due condizioni appena citate ed in misura sempre più gravosa, man mano che i giorni passano.
Gli interessi di mora imposti dalle banche rappresentano, di fatto, una penalizzazione e in quanto tali, essi aumentano in modo proporzionale al danno che i pagatori provocano con l’inadempimento di un debito che si protrae nel tempo. Potendo raggiungere valori anche molto alti, chiunque stipuli un prestito online o un finanziamento dovrebbe, dunque, accertarsi di avere la disponibilità economica adeguata e disporre di tutto quanto necessario per onorare il piano d’ammortamento nei tempi e nelle modalità previsti.
È importante sapere che il tasso di mora scatta automaticamente sin dal primo giorno di mancato o tardivo pagamento. L’ammontare dello stesso è poi destinato a crescere con il passare del tempo, per cui maggiore è il ritardo e più onerosa sarà la sanzione.
Per capire meglio in che modo la banca calcola interessi moratori, nelle prossime righe illustreremo elementi e formule matematiche di cui gli istituti creditizi si servono e faremo alcune considerazioni in merito.
Interessi moratori calcolo
Abbiamo visto fin qui che cosa si intende per interessi moratori, ovvero quei costi aggiuntivi che le banche applicano alle quote di rimborso di un finanziamento come penalità per il mancato rispetto, da parte del cliente, dei termini di pagamento.
In che modo l’istituto calcola interessi di mora?
Ci sono, naturalmente, delle regole con cui interessi di mora calcolo viene effettuato e attraverso il quale il titolare di un prestito può conoscere il costo complessivo da affrontare se si trovasse nella condizione del pagatore moroso.
Partendo dal presupposto che tale tasso è di solito maggiore rispetto a quello applicato al finanziamento in quanto tale, possiamo dire che il suo valore è anzitutto espresso in percentuale.
La formula matematica con cui si ottiene è la seguente: (importo dovuto x tasso interessi moratori x quantità di giorni di inadempienza: 365).
Il tasso di mora varia da un istituto bancario all’altro; ne consegue che il risultato ottenuto può essere anche molto diverso da un caso all’altro. Alcune società potrebbero essere più tolleranti rispetto ad altre e applicare sanzioni meno pesanti; talune invece, adottano una politica più restrittiva e possono penalizzare fortemente i soggetti insolventi.
In quest’ultimo caso, è utile sapere che la Banca d’Italia appone delle limitazioni: gli interessi moratori, per quanto alti, non possono superare una certa soglia; ciò serve ad evitare i tassi usurai.
In quali situazioni il cliente può rifiutarsi di pagare i costi legati agli interessi di mora? Ne parliamo nel paragrafo successivo.
Tasso interessi moratori: casi particolari
Avendo chiarito i termini secondo cui gli interessi moratori vengono applicati, laddove cioè si attesti una mancanza o un ritardo nel rimborso di un prestito, è opportuno considerare anche i casi particolari. Si tratta di tutte quelle eventualità in cui il richiedente riesce a dimostrare che l’inadempienza non è stata volontaria, ma è legata ad un errore dell’istituto creditizio.
Un chiaro esempio di ciò è la mancata o tardiva ricezione del bonifico per il saldo della rata del finanziamento, la quale non è riconducibile al pagatore, quanto al beneficiario. In queste circostanze, subentrano molto spesso disguidi tecnici del sistema bancario, i quali causano problemi o rallentamenti nel processo di trasferimento del denaro.
Dal momento che ogni operazione di questo tipo è tracciata, in realtà è abbastanza facile individuare il fattore scatenante e, perciò, anche il soggetto responsabile.
Qualora, infatti, da verifiche effettuate emergesse che il titolare del finanziamento abbia effettivamente provveduto al pagamento entro i termini previsti e l’incongruenza sia attribuibile alla società erogante, allora il conteggio interessi moratori andrebbe azzerato.
Il debitore potrà dunque restituire quanto dovuto senza incorrere in penalizzazioni di sorta, con la sola applicazione dei tassi ordinari legati al prestito.
Nelle altre casistiche, ricordiamo che il provvedimento che disciplina l’assegnazione degli interessi moratori non è da sottovalutare, poiché si tratta di una multa per illecito a tutti gli effetti.
Essendo un danno economico per la banca, gli inadempienti, oltre ad andare incontro al rischio di risoluzione del contratto, sono segnalati alle banche dati e inseriti sulle liste dei cattivi pagatori.
Tali elenchi sono accessibili sia da enti privati che pubblici, i quali possono servirsene per stabilire l’idoneità dei soggetti ad ottenere credito. Avere un’affidabilità scarsa, in questo senso, potrebbe pregiudicare la possibilità di accedere a finanziamenti in futuro; per questa ragione, è sempre bene fare attenzione alle scadenze, accertarsi di poter sostenere gli oneri economici che un prestito comporta e, nell’eventualità in cui non si possa o riesca a versare la rata mensile, essere consapevoli dei rischi. Attraverso lo strumento di calcolo interessi moratori decreto ingiuntivo è possibile farsi un’idea dei costi maggiorati che potrebbero essere addebitati dalla banca, nei casi di mancato pagamento descritti in questo articolo.