Fusione Unicredit e Banco BPM a un passo?

Fusione Unicredit e Banco BPM a un passo?

Il mondo finanziario discute ormai da tempo della possibile fusione Unicredit e Banco BPM. Ben si comprende il motivo, visto che tale operazione potrebbe avere delle conseguenze davvero importanti per tutto il settore bancario italiano ed europeo. Inizialmente, tali voci circolavano senza che nessuno desse loro troppo credito; con il passare del tempo, però, soprattutto alla luce degli sviluppi recenti nel settore bancario, l’ipotesi ha preso sempre più piede. Le operazioni di consolidamento nel mercato bancario infatti non sono una novità.

Al momento mancano conferme ufficiali

Per il momento le realtà dirette interessate non hanno ancora rilasciato delle dichiarazioni ufficiali a favore dell’operazione. Questo, però, non significa che non vi siano delle possibilità serie che la fusione Unicredit e Banco BPM possa verificarsi in tempi ragionevolmente brevi. Finora, sia Unicredit che Banco BPM hanno negato con forza le possibilità di fusione, ma le fonti di mercato che parlano di un’operazione sempre più vicina sono pressanti e continue. Soprattutto le condizioni di mercato in mutamento, infatti, lavorerebbero esattamente in questa direzione.

Prima di vedere quanto ci sia di vero dietro questa possibile fusione, ricordiamo che Unicredit è, attualmente, una delle realtà bancarie più importanti sia in Italia, sia in Europa. Da parte sua, Banco BPM rappresenta una realtà consolidata a livello nazionale, essendo nata in seguito ad una operazione di fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.

Fusione Unicredit-Banco BPM: quali benefici?

Ma se questa fusione Unicredit e Banco BPM dovesse avvenire veramente, chi ne trarrebbe maggior vantaggio? E soprattutto, quali sarebbero le conseguenze nel breve e nel medio termine a livello sistemico? Analizzando la situazione, è probabile che le due banche avrebbero tutto l’interesse a portare avanti la fusione per motivi differenti. Unicredit ha registrato un aumento del valore delle sue azioni recentemente. Il raddoppio negli ultimi mesi del loro valore ha attirato attenzioni crescenti e molti credono che la fusione con Banco BPM potrebbe permettere alla banca di consolidare la posizione raggiunta tanto nel mercato bancario italiano, quanto in quello europeo.

Ma i benefici derivanti dalla possibile fusione riguardano, comunque, ambedue le realtà. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di ridurre in modo significativo i costi operativi, migliorando l’efficienza complessiva e aumentando, conseguentemente, la redditività. Un’eventuale fusione eliminerebbe ogni possibile sovrapposizione di attività, riducendo anche in tempi molto brevi i costi di gestione. Non solo, come spesso accade a seguito delle fusioni tra banche, tale operazione potrebbe consentire tanto a Unicredit, quanto a Banco BPM, di ampliare l’offerta di prodotti finanziari e servizi di credito, come finanziamenti o prestiti.

Tutto questo senza parlare dei vantaggi, oggettivi, anche nei confronti dell’economia nazionale nel suo complesso. Molti ritengono, infatti, che un’eventuale fusione porterebbe a un rafforzamento importante del sistema bancario italiano. Sia Unicredit, sia BPM, potrebbero diventare più forti, aumentando così ulteriormente anche la possibilità di competere sul mercato europeo, a tutto vantaggio del sistema “Italia”.

Quali sono eventuali ostacoli alla fusione?

Visti i tanti vantaggi ventilati riguardo la possibile fusione Unicredit e Banco BPM, tutto lascerebbe pensare che tale operazione, prima o poi, potrebbe diventare realtà. Ci sono, però, anche alcuni ostacoli di cui tenere conto. Ad esempio, si potrebbe aprire una serie di interrogativi relativi alla privatizzazione di Mps. In molti temono che, se la fusione dovesse davvero avvenire, Unicredit potrebbe anche decidere di non partecipare al bando per l’acquisto di Mps. Tale rinuncia, ammesso che si verifichi, sarebbe il preludio all’acquisto di Mps da parte di altri competitor.

Non solo, gli esperti hanno espresso delle preoccupazioni anche circa il futuro della banca che si formerebbe a seguito della fusione Unicredit e Banco BPM. A creare delle incognite ci sono sia la possibile sovrapposizione di attività e servizi, sia il rischio di una riduzione di posti di lavoro, con evidente ripercussione sui livelli di servizio dell’offerta. Per quanto, al momento, siano di più quelli che ritengono che l’operazione potrebbe avere degli effetti positivi per l’economia italiana, altri, contrario, temono che la concentrazione del sistema bancario italiano potrebbe ridurre la concorrenza per i servizi bancari, soprattutto in zone periferiche e rurali del Paese.

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