Finanziamento arredamento
Chi dovesse avere necessità di liquidità per arredare la propria casa potrebbe richiedere un finanziamento arredamento. Stiamo parlando di una tipologia particolare di prestiti ideata per ottenere una somma da destinare a spese di arredamento o ammodernamento della propria abitazione. La finalità è quella di diluire l’impegno di spesa mediante un pagamento a rate e, non a caso, sono moltissimi quelli che hanno già fruito di finanziamenti arredamento casa. Nei prossimi paragrafi cercheremo di spiegare in che cosa consistono, come funzionano e quali sono i requisiti d’accesso.
Finanziamento per arredare casa: le tipologie esistenti
Una volta maturata la decisione di richiedere un prestito, non resta che valutare quale scegliere tra le proposte disponibili. In particolare, i finanziamenti arredamento casa possono essere suddivisi in prestiti personali finalizzati e non finalizzati.
Nel primo caso, ovvero il finanziamento arredamento finalizzato, occorre farne richiesta direttamente presso il negozio dove si vogliono acquistare mobili e arredi. La caratteristica interessante di tale tipologia di prestito è che può contare abitualmente su interessi molto bassi, anche per questo si tratta di una soluzione ideale per tutti coloro che vogliono sostituire elettrodomestici o mobili in tempi rapidi. In questo caso il venditore distribuisce i prodotti degli Istituti di credito, a tutto vantaggio del richiedente che può acquistare subito il bene.
Viceversa, il finanziamento arredamento non finalizzato può essere richiesto unicamente presso banche o istituti creditizi e non, come accade con quello finalizzato, presso i rivenditori di mobili ed elettrodomestici. Ricordiamo che tutti i prestiti per arredamento e mobili sono strutturati per arredare o rimodernare la casa e comprendono: cucina, mobili per salotto, complementi d’arredo, mobili per lo studio o il giardino e librerie.
Arredamento finanziamento tasso zero: cosa significa?
Ma che cosa vuol dire arredare casa finanziamento tasso zero? Tanto per cominciare occorre specificare che per tasso zero ci si può riferire sia al Tasso nominale annuo, sia al Tasso Annuo Effettivo Globale. Di conseguenza, quando si parla di arredamento finanziamento tasso zero, si allude a una tipologia di finanziamento che non prevede abitualmente alcun pagamento di interessi sul debito contratto, spese aggiuntive della pratica o altri oneri ricompresi nel TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale che indica il costo totale del finanziamento espresso in percentuale annua sul credito concesso. Viene calcolato secondo le modalità che vengono stabilite dalla legge ed è un indicatore di onerosità con cui è possibile confrontare le offerte di finanziamento a parità di importo e durata. In sostanza, arredare casa finanziamento tasso zero significa sfruttare una particolare tipologia di credito a consumo, che permette al consumatore finale di acquistare mobili o elettrodomestici rimborsando l’importo dovuto a rate, senza maggiorazione dovuta a interessi.
Acquisto arredo con finanziamento: i documenti richiesti
Prima di deliberare la concessione del finanziamento, le banche o finanziarie devono, proprio come accade con qualsiasi richiesta di prestito personale, analizzare la situazione economica del richiedente. Per questo, chi fosse interessato a tale tipologia di prestiti deve presentare: documento di identità in corso di validità, tessera sanitaria o codice fiscale e documenti reddituali (OBIS-M per pensionati, busta paga per dipendenti e modello Unico per gli Autonomi). Non solo, è anche richiesto un conto corrente su cui attivare il prelievo della rata mensile o dove versare, come con il prestito personale, la somma richiesta e finanziata. Infine, le persone interessate devono anche presentare un documento di preventivo di spesa emesso dal negozio, questo per garantire la banca circa la finalità del prestito. La banca che riceve la richiesta di finanziamento arredamento deve anche eseguire tutta una serie di verifiche sulla documentazione anagrafica, sulle banche dati private che aderiscono al circuito SIC (Sistema di Informazioni Creditizie) e, non meno importante, sui documenti reddituali per eseguire una valutazione della capacità reddituale. Una volta che tutti questi controlli hanno avuto esito positivo, la banca procede a erogare la somma richiesta sul conto corrente del richiedente o del commerciante, a seconda che si tratti di un prestito personale o di un finanziamento arredamento di tipo finalizzato.
Finanziamento arredamento: criteri di accettazione
Uno dei criteri da cui dipende il buon esito della domanda di finanziamento per arredare casa è quello del livello, del tipo e della struttura del reddito. Tale criterio vale anche per altre tipologie di prestito e prevede che il rapporto tra rata stabilita e il livello di reddito non sia eccessivo, superiore ai limiti stabiliti dai diversi Istituti di Credito. Proprio per questo motivo, la banca che deve valutare la concessione del finanziamento dovrà controllare anche altri eventuali finanziamenti in essere. Dopo aver accertato e valutato il livello di reddito del richiedente, l’istituto bancario procede ad accettare la richiesta e poi ad erogare la somma. Altro criterio determinante nell’ottica dell’accettazione del finanziamento arredamento è quello dell’affidabilità creditizia, ovvero il livello di rischio correlato a ciascuna richiesta di finanziamento, valore che viene misurato dai diversi Istituti di Credito in fase di valutazione del credito e della richiesta.
Nel caso in cui l’acquisto arredo con finanziamento non fosse possibile per la mancata accettazione del prestito, si consiglia di valutare la soluzione della Cessione del Quinto, ma solo se si può contare su una regolare busta paga o su di una pensione. In questo caso l’analisi viene condotta sul tipo di reddito e, in caso di dipendenti privati, sulla solidità finanziaria del datore di lavoro.