Eurogruppo: rassicurazioni su tenuta settore bancario
Andrea Enria, Presidente del ramo di vigilanza della BCE, in vista del dibattito previsto con i ministri delle finanze dell’Eurogruppo, ha voluto rassicurare un po’ tutti sottolineando la resilienza del settore bancario europeo. In sostanza, il settore bancario dell’Eurozona avrebbe tutte le caratteristiche per dare ampie garanzie sia per quanto riguarda la solidità patrimoniale, sia per quanto concerne le liquidità disponibili.
Nello specifico, Enria ha indicato come il coefficiente di solidità patrimoniale (Cet1) delle più importanti istituzioni bancarie in Europa si attesti, a fine 2022, sul 15,3% di media. Anche il tasso di copertura delle liquidità, che ha raggiunto il 161%, permette di dare ampie rassicurazioni, avendo ampiamente superato i livelli precedenti.
Ne consegue che, nel suo complesso, il settore bancario europeo può vantare una buona salute, e questo, come abbiamo visto, sia dal punto di vista della solidità patrimoniale, sia per le liquidità disponibili. Ma non finisce qui, anche gli indicatori sulla qualità dei prestiti e finanziamenti erogati restano in netto miglioramento, con il tasso dei crediti deteriorati che si attesta sull1,8% a fine 2022, ben lo 0,3% in meno rispetto alla quota 2,1% che si era registrata a fine 2021.
Inoltre, il capo della Vigilanza bancaria Ue è anche tornato a dare alcune rassicurazioni dopo le tensioni accumulatesi sui mercati mondiali negli ultimi mesi, si pensi ad esempio al fallimento di una banca storica come la Silicon Valley Bank.
La situazione con il conflitto Ucraino
Anche la guerra in Ucraina ha, chiaramente, reso più incerti gli scenari economici a breve e medio termine. A questo riguardo, Enria ha anche informato che l’esposizione diretta delle banche europee nei confronti della Russia si sarebbe ridotta, ulteriormente, di un altro 25% tra il terzo e il quarto trimestre del 2022.
In questa situazione economica delicata, la Bce ha finora agito con manovre di rialzo dei tassi di interesse, assicurando così un significativo rafforzamento della redditività delle banche. Molti addetti ai lavori temono, però, che tale dinamica potrebbe aumentare l’esposizione delle banche ai rischi correlati ai tassi di interesse sui bilanci, portando a conseguenze negative sulla qualità dei prestiti.
Prospettive positive per l’anno in corso
Insomma, nonostante negli ultimi anni, tra Covid, guerra in Ucraina e fallimento della Silicon Valley Bank, le nubi all’orizzonte fossero ampie e numerose, il settore bancario dell’area euro è riuscito a mantenere una certa solidità. Lo ha confermato la stessa Bce, con banche e analisti che si aspettano che le prospettive di redditività restino ugualmente positive anche per il 2023.
Intanto, si andrebbero moltiplicando anche i segnali riguardo la conclusione della stretta monetaria nell’Area Euro. Secondo diverse indiscrezioni, l’aumento dei tassi di interesse sarebbe di nuovo in fase conclusiva e, a oggi, la politica restrittiva non ha innalzato in modo significativo il livello dei debiti delle banche a rischio restituzione.
Resta alto, inoltre, l’interesse dell’Eurogruppo nei confronti dell’Italia per via della mancata ratifica del trattato riformatore del Meccanismo europeo di stabilità. In ogni caso, come sottolineato da Enria, il settore bancario dell’area Euro resta al momento stabile, nonostante l’esposizione al rischio tassi. Del resto, già qualche mese fa, il Presidente aveva detto chiaramente che il settore bancario europeo si era dimostrato molto resiliente allo shock macroeconomico indotto alla guerra.