Delega di pagamento: le offerte di oggi

Stai cercando una forma di prestito a consumo per dipendenti che sia disponibile anche per chi ha già sottoscritto un prestito personale o una cessione del quinto? Con la delega di pagamento troverai la soluzione perfetta per le tue esigenze!

Con la delegazione di pagamento potrai soddisfare le tue necessità di liquidità disponibile in modo rapido e senza dover fornire particolari garanzie. Grazie a essa, potrai sanare un debito mediante trattenute mensili in busta paga o nel cedolino della pensione!

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F.A.Q sulla Delega di pagamento

Che cos’è è la delega di pagamento?

Un prestito con delegazione di pagamento può essere concesso a tutti i lavoratori dipendenti di Amministrazioni statali, pubbliche o private. Questi possono così sanare un debito contratto in precedenza tramite trattenute mensili operate direttamente in busta paga. Si tratta di una tipologia di finanziamento che viene concessa unicamente previa convenzione tra istituto di credito e datore di lavoro, nel caso di dipendenti statali e pubblici. La principale caratteristica del prestito con delega di pagamento è che può essere richiesto anche da quei lavoratori che, in passato, hanno sottoscritto una Cessione del Quinto. Una volta accettato, si procede alla trattenuta di un ulteriore quinto dello stipendio.

In alcuni casi particolari è anche possibile superare la soglia dei due quinti, ma questo solo se le trattenute dovute non superano il 50% dello stipendio del richiedente. Regolamentate dall’art. 1269 del Codice Civile, le deleghe di pagamento consentono, in sostanza, di sostituire il debitore originario con un altro soggetto terzo. In altre parole, chi ha contratto il debito, tramite la delega pagamento chiede a un delegato di estinguere un debito nei confronti del creditore.

Con la delega di pagamento, i lavoratori richiedenti danno il loro mandato al datore di lavoro di trattenere, mensilmente, la rata che deve essere corrisposta all’istituto di credito. Questi non deve per forza accettare l’incarico di pagamento e il richiedente, da parte sua, non ha alcun obbligo di giustificare la richiesta di finanziamento. Infine, è bene sottolineare come con questa tipologia di prestito non preveda altre garanzie, sarà sufficiente quella assicurata dal datore di lavoro.

Prestiti con delegazione di pagamento: quali sono i requisiti richiesti?

Ma chi sono i soggetti che possono richiedere, in dettaglio, le delegazioni di pagamento? Tutti i dipendenti statali, ad esempio, i dipendenti pubblici e anche tutti i dipendenti privati che sono titolari di un contratto a tempo indeterminato. Altra caratteristica molto importante è che questo finanziamento può essere erogato a tutti quelli che, in passato, hanno avuto problemi di credito, o a quelli che hanno già contratto degli impegni finanziari. Come nel caso della Cessione del Quinto, inoltre, i clienti devono obbligatoriamente stipulare anche un’assicurazione vita e una polizza per il rischio della perdita dell’occupazione.

Delega di pagamento: chi non può richiederla

I principali soggetti che sono esclusi dalla possibilità di ottenere questo finanziamento sono i pensionati. Gli enti pensionistici, infatti, non accettano quella che si configurerebbe come una seconda trattenuta sulla pensione. Per evitare di vedersi la delega di pagamento rifiutata, dunque, bisogna considerarlo come un finanziamento disponibile solo per i lavoratori dipendenti del settore pubblico, statale e privato. L’INPS ha deciso in questa direzione sulla delega di pagamento, proprio per evitare un eccessivo indebitamento e garantire quella che viene considerata la soglia minima di sopravvivenza. In alcuni casi, l’accesso a questa formula di credito al consumo potrebbe essere limitato da alcune banche e istituti finanziari solo a quei lavoratori che abbiano maturato un’anzianità minima o raggiunto una soglia minima di TFR.

Delega di pagamento: quale tempistica?

Parlando di durata, bisogna dire che questa formula di finanziamento non può, in nessun caso, superare i dieci anni. Se si prende il caso di un lavoratore che ha un contratto di lavoro a tempo determinato, la durata della delega di pagamento non può mai andare oltre la durata del contratto di lavoro. Sulla tempistica generale di erogazione del prestito al richiedente influisce soprattutto l’iter istruttorio. In alcuni casi, infatti, i tempi si allungano in quanto l’azienda del richiedente ritarda nel concedere il benestare per delega di pagamento, una precondizione essenziale per la liquidazione del prestito. Senza lungaggini di questo tipo, in genere la tempistica per avere a disposizione la liquidità non va oltre un paio di settimane. Per chi ne avesse necessità, ci sono anche istituti finanziari che possono concedere degli acconti. È poi prevista la possibilità di estinzione totale o parziale, previo pagamento di un indennizzo pari all’1% del capitale residuo e dello 0,5% se mancano meno di 12 mesi alla fine del finanziamento, secondo le indicazioni di legge.

Delega di pagamento e Cessione del Quinto: che differenza c’è?

In entrambi i casi si parla di prodotti tra i più utilizzati nel settore del credito al consumo. Si tratta di forme di accesso al credito per certi versi simili, ma che presentano alcune differenze che è bene sottolineare per evitare facili confusioni. Mentre la Cessione del Quinto è un prestito personale che si presenta anche come un diritto del lavoratore (per questo non è necessaria l’autorizzazione del datore di lavoro), la delegazione di pagamento non lo è. Ne consegue che, per ottenerlo, occorre prima avere il consenso del datore di lavoro. La differenza fondamentale, come già detto, è che la Cessione del Quinto riguarda dipendenti e pensionati, la delega solo i dipendenti. Una volta accettata questa formula di prestito, si può affiancare alla Cessione Quinto e permette di cedere un quinto ulteriore del proprio stipendio, per un massimo pari al 40% (due quinti) della busta paga. Si consideri, infine, che questa soluzione finanziaria presenta un tasso fisso che non cambia per tutta la durata del prestito. Non solo, anche l’importo della rata resta costante, non cambiando nei mesi.

Delega di pagamento: possono richiederla i cattivi pagatori?

La risposta è affermativa. I cattivi pagatori, ovvero quei soggetti che, nel recente passato, non sono riusciti a rimborsare due o più rate di un finanziamento secondo i termini previsti (con segnalazione al Crif), hanno la possibilità di chiedere un prestito delega per avere liquidità. Questa soluzione viene comunque garantita dalla presenza della busta paga e di un contratto a tempo indeterminato.

Che documenti servono per la delega pagamento?

Chi fosse interessato a questo prestito personale deve presentare alcuni documenti utili per definire la propria posizione lavorativa: documento di identità, codice fiscale, certificato di stipendio fornito dall’azienda (che riporti data di assunzione, retribuzione lorda e netta, TFR maturato ed eventuali trattenute), e ultime due buste paga.