Credit Scoring
In ambito bancario e finanziario è piuttosto comune sentir parlare di credit scoring, un metodo statistico che permette di valutare l’affidabilità creditizia e la solvibilità di un soggetto. Tutti quelli che, in un dato momento della propria vita, hanno inoltrato una richiesta alla propria banca o finanziaria per l’erogazione di un prestito o di una carta di credito, si sono visti accettare o rifiutare la domanda anche in base alla verifica credit scoring. Si tratta, sostanzialmente, di una attività orientata alla valutazione del rischio, sulla base del profilo di una persona. Per evitare possibili discriminazioni esistono alcune tutele (art.22 del Gdpr) che sanciscono il diritto, in caso di decisione automatizzata, di richiedere un intervento di un operatore specializzato.
Conoscere il proprio credit score o merito creditizio, ovvero il punteggio di credito che rappresenta l’affidabilità creditizia di una persona, è molto importante nell’ottica di richiedere prestiti e finanziamenti.
Come funziona il Credit Scoring?
Per capirne il funzionamento bisogna, per prima cosa, soffermarsi sul significato di punteggio credit scoring o punteggio di credito. Si tratta, sostanzialmente, di una espressione numerica basata su analisi di livello dei file di credito di una persona, al fine di rappresentare l’affidabilità creditizia di un dato individuo. Un possibile significato di Credit Scoring è quello di un sistema automatizzato che viene utilizzato dalle banche e dagli intermediari finanziari per valutare le richieste di finanziamento provenienti dalla clientela. Dopo che un istituto di credito riceve una richiesta di finanziamento, procede in modo preliminare ad acquisire tutta una serie di dati personali del cliente presso diverse banche dati sia pubbliche (Registro dei Protesti), sia private (Sistemi di Informazione Creditizia). I dati acquisiti dalla banca possono essere di tipo positivo o negativo, a seconda che riguardino informazioni sulla regolarità di pagamenti, bollette o su morosità, debiti e mutui attivi.
Come avviene il calcolo del Credit Score?
È possibile definire il Credit scoring come un processo suddiviso in tre fasi: acquisizione dei dati, creazione del profilo utente e decisione automatizzata di accoglimento o rigetto della richiesta. La decisione di accogliere o rigettare la richiesta viene presa analizzando il profilo di rischio dell’utente. Il calcolo credit score avviene, in questi casi, in modo automatico, grazie all’impiego di software. Per avere dei punteggi basati su sistemi di credit scoring, il sistema deve acquisire anche tutti i dati personali rilevanti del richiedente, come quelli anagrafici e identificativi, attività economiche, quelli demografici e patrimoniali, sesso, età e molto altro. Dopo aver ottenuto tutti i dati necessari per il calcolo, spesso in modo automatizzato, inizia l’attività di profilazione e di processo decisionale automatizzato. La decisione di approvare o rifiutare la richiesta del cliente, infine, viene presa analizzando il profilo di rischio dell’utente. Il merito creditizio equivale, quindi, alla percentuale di rischio legata al finanziare un dato soggetto.
Credit Scoring e Crif: cosa sapere
Sulla base di quanto stabilito dalla Banca d’Italia, per determinare il livello di credit score in Italia dopo la richiesta di un finanziamento, è necessario analizzare tutte le informazioni sul cliente (stipendio percepito), quelle relative alla tipologia di prestito richiesto (durata e importo), quelle relative al bene da finanziare e, per finire, quelle riguardanti il livello di indebitamento del richiedente. In quest’ultimo caso è necessario tenere conto di tutti i dati estratti dalla Centrale dei Rischi, così da avere immediata contezza di eventuali debiti contratti con il sistema bancario e finanziario. In Italia, nello specifico, ci sono diversi archivi che contengono informazioni sul credito e sono gestiti da soggetti privati. È il caso, ad esempio, dei Sistemi di Informazione Creditizia, tra cui la Crif. La Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria è una società privata che si occupa della gestione di informazioni creditizie, specialmente quelle che riguardano le posizioni debitorie dei soggetti censiti. È proprio la Crif a definire i modelli per permettere di calcolare il rischio associato a ogni singola richiesta di finanziamento. In quest’ottica è bene ricordare che possono accedere al database della Crif solo i soggetti interessati. Esiste però l’eccezione delle banche e delle società finanziarie che hanno aderito al SIC (Sistema di Informazione Creditizia), a cui il soggetto segnalato ha richiesto o ottenuto un prestito.
Quali sono i vantaggi del Credit Scoring?
Se, come abbiamo visto, il credit scoring altro non è che un sistema automatizzato adottato da banche e intermediari finanziari per valutare le richieste di prestito ricevute, perché è così importante conoscerne il funzionamento? Bisogna sapere che i punteggi prodotti con la tabella credit scoring vengono messi a disposizione per supportare la valutazione del merito creditizio operata da parte degli analisti preposti a prendere le decisioni finali. Il principale beneficio dell’affidarsi a metodi di intelligenza artificiale con software specifici è quello di migliorare, in modo concreto, le previsioni e le possibilità di realizzare processi di prestito istantaneo. È, inoltre, importante ribadire che si tratta di una procedura che viene eseguita solo al momento dell’istruttoria, ovvero durante la presa in carico di banche e società finanziarie della richiesta di prestito o finanziamento. Quando si parla di Credit Scoring per prestito, come si è visto, si fa riferimento all’analisi del rischio legata al richiedente. Si tratta di un modo rapido e affidabile per conoscere l’affidabilità creditizia di un dato cliente. Determinati programmi aiutano a fare un’analisi accurata della situazione attuale e anche a fare una previsione degli incassi futuri e a simulare possibili scenari.
Come si migliora il proprio merito creditizio?
Alla luce del fatto che si tratta di un indicatore che rappresenta, in un unico valore, il rischio finanziario correlato all’erogazione di un prestito, cosa si può fare per migliorare il proprio credit score? Per avere un buon merito creditizio è essenziale poter contare su uno storico puntuale dei pagamenti e sul rispettare i limiti di credito. Sarebbe opportuno, per lo stesso fine, limitare le richieste minime di nuovo credito. Prima di richiedere un prestito o un finanziamento conviene, quindi, conoscere e migliorare il proprio merito creditizio, così da ridurre al minimo il rischio che la domanda venga rifiutata. Per migliorare, in concreto, il credit score, è anche possibile ricorrere al consolidamento debiti per accorpare i prestiti esistenti in uno unico, se possibile con una rata che sia compatibile con lo stipendio percepito, in modo da procedere poi con pagamenti regolari.