Cessione del quinto pensionati età massima
La cessione del quinto è un tipo di finanziamento grazie al quale numerosi soggetti possono realizzare i propri progetti restituendo mensilmente il credito che la banca ha anticipato, non attraverso il versamento di una quota mensile, bensì attraverso la trattenuta diretta dalla busta paga o dalla pensione.
Si tratta di una modalità di pagamento, per molti versi, più comoda rispetto al prestito tradizionale, in quanto il titolare del contratto non deve preoccuparsi delle scadenze, evitando così anche i rischi legati al ritardato o mancato pagamento della rata. Con il prelievo diretto dalla fonte di reddito primaria del richiedente, a quest’ultimo è concesso di estinguere il debito contratto con la banca con una comoda trattenuta mensile, senza dover effettuare i bonifici mensili. Occorre però precisare che l’importo periodico non può superare una data soglia, corrispondente alla quinta parte del totale netto.
La possibilità di sottoscrivere tale piano finanziario è data sia a chi riceve un salario, vale a dire i lavoratori, sia a coloro che, avendo ultimato l’esercizio della professione, percepiscono la pensione. In quest’ultimo caso va però tenuto conto del fatto che è stata fissata per la cessione del quinto pensionati età massima, oltre la quale l’istituto di credito non potrà accordare il prestito, in quanto carente di copertura assicurativa obbligatoria contro il rischio vita.
Parleremo di tutto ciò nei prossimi paragrafi, in cui illustreremo i requisiti, i vantaggi e le modalità con cui un finanziamento di questo tipo può essere ottenuto dai titolari di pensione.
Cessione del quinto pensionati età massima e minima
Nel momento in cui si avviano le pratiche per chiedere un finanziamento con cessione del quinto vanno verificati, prima di tutto, i requisiti che la banca ha stabilito, in mancanza dei quali difficilmente la domanda verrà accolta. Al di là della sola capacità creditizia, ossia la presenza di una fonte di reddito adeguata a sostenere i costi del rimborso del prestito, anche i dati anagrafici contano.
Possiamo affermare che, per diventare titolari di tale piano finanziario, bisogna essere maggiorenni; per la cessione del quinto massima età è fissata, invece, a 90 anni dalle Compagnie di Assicurazioni che coprono il rischio vita, anche se spesso gli IStituti di Credito accorciano l’età massima in quanto il prestito per un novantenne diventa difficile da sostenere finanziariamente ed eccessivamente oneroso. In quest’ultimo caso, tuttavia, il numero è puramente indicativo, poiché alcune finanziarie abbassano ulteriormente la soglia ad 85. È importante sapere che il dato relativo all’anzianità del cliente non va inteso in modo assoluto, ma in relazione al piano di pagamento. In altre parole, chi sottoscrive il contratto non deve aver superato l’età massima, non al momento della stipula, ma nel mese corrispondente all’ultima rata, quindi a scadenza.
Questa scelta deriva da un fattore di rischio cruciale per le banche, ovvero quello del fine vita. Nonostante la pensione INPS costituisca un’ottima garanzia, per la cessione del quinto pensionati età massim è vincolante per l’erogazione del credito, in quanto la morte è a tutti gli effetti una possibile causa di insolvenza.
Quali sono i fattori di cui tenere conto prima di procedere con la richiesta alla banca? Vediamolo di seguito.
Cessione del quinto pensionati: garanzie ed altri fattori da considerare
Avendo chiarito per la cessione del quinto pensionati età massima qual è, facciamo ora qualche considerazione in merito.Dal momento che il rischio di premorienza è più elevato tra i pensionati, l’istituto predispone una serie di condizioni per garantire il rientro della somma, qualora il titolare muoia prima del termine. È infatti obbligatorio attivare un’assicurazione atta a coprire eventuali rate insolute e il capitale assicurato residuo: per la clientela “anziana” le Compagnie di Assicurazioni chiedono spesso preventivamente documentazione medica, questionari redatti direttamente dal medico curante.
In quali termini tale forma di finanziamento è conveniente per i soggetti di terza età, lo spieghiamo nelle prossime righe.
Cessione del quinto pensionati: perché conviene
Possiamo dire che, in tarda età, la cessione del quinto è complessivamente più vantaggiosa rispetto ai prestiti propriamente detti. Per quale motivo?
Agli anziani che hanno bisogno di ottenere liquidità per realizzare un progetto, fare un acquisto importante o investire in beni o servizi, è data una grande opportunità, quella cioè di godere di una serie di comodità, in quanto titolari di pensione. Tale forma di finanziamento presenta infatti diversi vantaggi, i quali sono ancora più evidenti se considerati per questa particolare categoria di clienti.
Prima di tutto, la cessione del quinto è ideale per somme restituibili sul breve o medio periodo, poiché si può estendere al massimo fino a 10 anni.
L’accesso a questa tipologia di prestito è, poi, piuttosto semplice, dal momento che è sufficiente disporre di un’entrata stabile, in tal caso la pensione, da cui detrarre una quota mensile; i tassi d’interesse applicati, oltretutto, sono fissi e spesso inferiori rispetto ad altre forme di finanziamento.
La comodità più grande della cessione del quinto è senz’altro la modalità di pagamento, che avviene mediante il prelievo automatico di quanto dovuto dalla fonte di reddito primaria che, per gli anziani, arriva dall’INPS. In questo modo, oltre a non dimenticare la data di versamento, non è prevista alcuna spesa ulteriore di pagamento (quale ad esempio di bonifico), poiché lo scambio avviene direttamente tra l’ente previdenziale e la banca.
Una volta soddisfatti i requisiti economici, nonché anagrafici, visto che per la cessione del quinto pensionati età massima è, come abbiamo spiegato, un vincolo importante, non sono necessarie ulteriori garanzie o ipoteche. Se sussistono le condizioni, è anche possibile rinnovare il piano finanziario per restituire la somma in prestito o contrarre un nuovo finanziamento; allo stesso modo, si può decidere di estinguere anticipatamente il debito, saldando il capitale residuo in una volta sola e interrompendo l’erogazione periodica della trattenuta mensile in qualunque momento.