Guida alla Cessione del Quinto INPS

La Cessione del Quinto INPS della pensione è una tipologia di prestito rivolta ai pensionati e ottenibile da una banca o da un intermediario finanziario. Le modalità di rimborso prevedono un addebito su base mensile, effettuato direttamente dall’INPS sulla pensione del richiedente. Per capire come funzionano le Cessioni del Quinto INPS è bene ricordare che l’addebito non può mai superare un quinto dell’importo mensile della pensione. Per richiedere il quinto cedibile massimo, il pensionato può semplicemente presentarsi di persona presso una delle tante sedi INPS, distribuite nel territorio italiano da Nord a Sud, oppure procedere tramite patronati.

A chi si rivolge la Cessione Quinto pensione INPS

Si tratta di un prestito che può essere chiesto dai titolari di pensione, anche se non da tutti. Esistono infatti alcune eccezioni che vanno tenute in debita considerazione: i percettori di assegni e pensioni sociali, i percettori di invalidità civili e di assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità, i percettori di assegni al nucleo familiare e di assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO, CRED27, COOP28). Altre eccezioni sono rappresentate dai titolari di pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione, i percettori di APE Sociale e le prestazioni di esodo ex art. 4, commi 1-7 ter, legge 28 giugno 2012, n. 92. Chi volesse, può trovare tutte le informazioni utili sui requisiti per la Cessione del Quinto INPS online, direttamente sul sito internet ufficiale dell’ente previdenziale.

Cessione del Quinto INPS: come funziona?

I pensionati intenzionati a inoltrare la richiesta Cessione del Quinto INPS devono, come già detto, presentarsi in una delle sedi dell’ente previdenziale. Qui, si deve domandare la comunicazione di cedibilità della pensione, ovvero un documento che riporta l’importo massimo della rata del prestito. La comunicazione di cedibilità della pensione può essere richiesta anche online o tramite patronati sul territorio.Questo andrà, una volta compilato, consegnato direttamente alla banca, alla società finanziaria o all’Istituto di credito presso cui si intende stipulare il contratto di finanziamento. C’è anche la possibilità, per il pensionato, di rivolgersi a una società convenzionata con l’INPS. In questo caso specifico, la comunicazione di cedibilità viene elaborata direttamente dalla società, utilizzando un collegamento telematico con l’istituto. Optando per questa soluzione, i tassi di interesse applicati sono gli stessi stabiliti dalla convenzione INPS per Cessione del Quinto e sono decisamente più bassi rispetto alle condizioni antiusura limite comunicate trimestralmente da Banca d’Italia.

Per quanto concerne la durata, questa non può andare oltre i dieci anni. Altro requisito da ottemperare è quello di disporre della copertura assicurativa obbligatoria per coprire il rischio di morte prematura del titolare della prestazione. Al termine della stipula di contratto, l’INPS procede a versare la somma prefissata trattenendola direttamente dalla pensione. Con questo prestito è possibile cedere solo fino a un quinto della propria pensione e l’ammontare della rata, infine, dipende direttamente dall’importo della pensione stessa. Nel fare il calcolo rata Cessione del Quinto INPS, si consideri che l’importo della singola rata dipende unicamente dalla pensione e viene calcolato al netto di trattenute fiscali e previdenziali. Attenzione però a tener conto della salvaguardia del trattamento minimo, deciso ogni anno dalla legge per l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO). Si può richiedere un preventivo Cessione del Quinto INPS per capire se è davvero una soluzione sostenibile, ideale per le proprie necessità.

Quali sono gli adempimenti che sono a carico degli istituti finanziari?

Tutte le banche e gli istituti interessati a concedere un prestito di Cessione del Quinto pensionati INPS devono prima accertarsi di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Il motivo è che, prima di stipulare dei contratti, devono essere accreditati presso l’INPS (circolare INPS 31/5/2007, n.91). Gli adempimenti per gli istituti finanziari non finiscono qui, anche le società di cartolarizzazione che acquisiscono crediti relativi a finanziamenti di Cessione del Quinto in corso di ammortamento sulle pensioni devono richiedere, per forza di cose, l’accreditamento. Nell’ottica di tutelare i pensionati, banche e società finanziarie accreditate aderiscono alla convenzione, contenendo così i tassi di interesse rispetto a quelli di mercato

INPS Cessione del Quinto pensionati: quali sono le tutele

Prima di concedere un prestito di Cessione del Quinto della pensione, e di impostare il piano di ammortamento, INPS deve verificare la presenza di alcune condizioni obbligatorie a piena tutela dei pensionati richiedenti. Innanzitutto, banche, società finanziarie e Istituti di credito devono essere in possesso di tutti i requisiti di legge. Questo vuol dire che, quando si parla di Cessione del Quinto INPS, il tasso di interesse applicato al prestito non può superare in alcun modo il tasso di soglia anti-usura per gli intermediari accreditati o il tasso convenzionale stabilito in base alla fascia d’età. La rata prevista dal contratto, inoltre, non può superare un quinto dell’importo cedibile della pensione e, nel contratto, devono essere indicate in modo estremamente chiaro tutte le spese, da quelle di istruttoria, fino alle commissioni e agli interessi.

Quali sono le tempistiche per la Cessione del Quinto INPS?

La legge n.241/1990 ha stabilito in 30 giorni il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti, ma ci sono delle significative eccezioni. Per termini superiori a trenta giorni, ad esempio, si devono consultare le tabelle relative alla Cessione del Quinto INPS, che riportano i termini per l’emanazione del provvedimento e il relativo responsabile. Sul sito INPS è possibile consultare in qualsiasi momento il dettaglio, con tutte le tabelle utili per determinare l’importo di un prestito in funzione della rata. In queste tabelle è possibile trovare dati molto importanti quali: importo lordo, rata, spese amministrative, interessi di riferimento, spese fondo garanzia e importo netto sulla base delle fasce d’età.

I pensionati possono richiedere la doppia Cessione del Quinto INPS?

La risposta a questa domanda è negativa. I pensionati non possono accedere in alcun modo al cosiddetto Doppio Quinto, ovvero un prestito con cui si impiegano due quinti della propria retribuzione per rimborsare il finanziamento. Il motivo è che gli enti pensionistici hanno deciso di non prevedere questa tipologia di prestito, disponibile invece per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato nel settore pubblico, statale e privato che abbiano conseguito ben precisi obiettivi in termini di anzianità e un TFR adeguato. In via eccezionale è possibile procedere con una operazione di doppio quinto solo laddove il pensionato sia titolare di 2 trattamenti pensionistici: un quinto per ogni trattamento.

Si può rinnovare la Cessione del Quinto INPS?

Sulla base di quanto stabilito dall’art.39 del DPR 180/1950, è possibile rifinanziare la Cessione del Quinto per pensionati solo se è già trascorso almeno il 40% del piano di rimborso. La domanda di rinnovo deve essere inoltrata solo dopo aver rimborsato  almeno i due quinti del prestito.