Cancellazione Crif
In tema di prestiti personali è abbastanza frequente sentir parlare di Crif, ovvero la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria. Si tratta di una società privata che si occupa della gestione delle informazioni creditizie riguardanti le posizioni debitorie dei soggetti censiti. Tramite il SIC, ovvero il Sistema di informazioni creditizie, banche e istituti finanziari hanno la possibilità di controllare, in qualsiasi momento, l’affidabilità finanziaria di un soggetto. Essere segnalato come cattivo pagatore abbassa la possibilità di accesso al credito in futuro, anche per questo è importante sapere come eseguire la cancellazione Crif. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire come cancellarsi dalla Crif e anche quali sono le condizioni, le tempistiche e gli eventuali costi.
Come funziona la Crif: tutte le informazioni utili
Al momento della richiesta di un finanziamento, le banche procedono a verificare che il soggetto richiedente non si trovi nella lista dei cattivi pagatori. Essere segnalati alla Crif, infatti, significa non aver adempiuto per tempo, in passato, al pagamento di una o più rate. Ne consegue che, sapere come funziona la cancellazione Crif sia determinante per evitare di vedersi rifiutare, in futuro, altre richieste di finanziamento. Iniziamo con il dire che, in Italia, ci sono diverse società, come la Crif, che offrono informazioni commerciali e la valutazione economica e finanziaria. Crif, nello specifico, gestisce il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) italiano, l’EURISC. Stiamo parlando di una banca dati che include tutte le informazioni provenienti dagli istituti bancari italiani, utile per valutare, in modo oggettivo, il profilo creditizio dei soggetti interessati. Quella della Crif non è una banca dati pubblica, ma risulta, comunque, uno strumento davvero essenziale per le banche.
Nuova legge cancellazione Crif: cosa sapere
In che modo eseguire la cancellazione Crif? In molti hanno interesse a saperlo perché, come già accennato, essere inseriti nelle liste dei cattivi pagatori rende molto difficile ottenere dei nuovi prestiti. La legge prevedeva, in passato, la cancellazione Crif automatica dopo 5 anni. Le cose sono cambiate molto rispetto a prima con l’entrata in vigore di una nuova legge cancellazione Crif, secondo la quale per una o due rate pagate in ritardo ci vogliono almeno 12 mesi per togliere il proprio nominativo dalla lista nera. Nel caso, invece, di due, tre o più rate non pagate, la cancellazione Crif avviene dopo 24 mesi di pagamenti regolari. Infine, in caso di prestiti o finanziamenti mai rimborsati, avviene tra 36 e 60 mesi dalla data di scadenza contrattuale. Anche senza farne richiesta diretta, dopo un certo periodo di tempo avviene la cancellazione Crif automatica.
I dati relativi a prestiti e finanziamenti presenti nel SIC vengono, quindi, cancellati automaticamente una volta decorsi i tempi di cancellazione Crif. Questi vengono stabiliti dal Codice di Condotta e, lo ricordiamo, cambiano in base alla tipologia dei dati. Ad esempio, per quanto riguarda le informazioni relative a un finanziamento richiesto e in corso di valutazione, i tempi previsti di conservazione ammontano a 180 giorni dalla richiesta. Per eventuali richieste di finanziamento rifiutati, invece, i tempi prevedono un massimo di 90 giorni dalla data di aggiornamento con l’esito di rinuncia/rifiuto.
Come cancellarsi dalla Crif? Tutte le risposte
Alla luce delle informazioni relative alle tempistiche previste per la cancellazione Cirf, è possibile dichiarare che non esiste un modulo cancellazione Crif da compilare e consegnare per presentare una richiesta in tal senso. L’unico modo per vedersi cancellati i propri dati è, quindi, quello di aspettare i tempi previsti. Non si può procedere in autonomia alla cancellazione Crif online dei dati negativi, semmai è possibile per quanto riguarda i cosiddetti dati positivi, ovvero riguardanti la puntuale restituzione delle somme ricevute in prestito. Nello specifico, chi ha sempre restituito i finanziamenti ottenuti per tempo, può richiedere la cancellazione Crif online anticipata dei propri dati personali registrati nelle banche dati. Non c’è, quindi, un modulo cancellazione Crif a cui fare riferimento.
Cancellazione Crif gratuita dati non corretti
Come si è appena visto, non è possibile in alcun modo anticipare la cancellazione Crif dei dati negativi. Nel caso, invece, si ritenesse che i propri dati personali non siano stati trattati in conformità alla normativa, oppure che l’ente partecipante non li abbia segnalati in modo corretto, è possibile richiedere subito la modifica/cancellazione Crif gratuita. In questo senso, si hanno a disposizione due strade differenti: contattare l’ente partecipante, ovvero la banca o l’istituto con cui si ha il rapporto di credito, o direttamente la Crif.
In questo secondo caso, essendo la Crif solo il gestore del sistema di informazioni creditizie, non è possibile avere un riscontro immediato. La Crif, infatti, non è autorizzato a modificare o eliminare autonomamente i dati presenti nelle banche dati. Dopo aver formalizzato la richiesta di cancellazione di dati non corretti, Crif procede a richiedere all’ente partecipante una verifica. In genere la risposta arriva entro 30 giorni alla richiesta ma, se l’ente partecipante non fornisce riscontro alla Crif, quest’ultima procede a impedire a chiunque consulti il SIC di visionare i dati oggetto di verifica. Infine, Crif procede anche a inserire in calce al dato contestato una annotazione che attesti la verifica richiesta.
Cancellazione Crif dopo saldo e stralcio
Uno dei modi per cancellarsi dalla Crif è quello di trovare un accordo con il creditore per procedere con il pagamento a stralcio. In questo modo, risulta possibile procedere con la cancellazione a fronte di un esborso del debito solitamente inferiore e differente rispetto al piano pattuito all’origine in fase di sottoscrizione del finanziamento. La cancellazione Crif dopo saldo e stralcio comporta vantaggi tanto per il debitore, quanto per il creditore. Quest’ultimo, infatti, mediante questa modalità può ricevere subito parte dell’importo spettante. Il debitore, invece, ha la possibilità di pagare una cifra più bassa e di procedere con la cancellazione, così da non comparire come cattivo pagatore. Nel caso in cui la segnalazione Crif fosse già avvenuta, dopo il pagamento a stralcio bisognerà attendere 36 mesi prima della regolarizzazione della propria posizione creditizia mediante l’avvenuta cancellazione Crif. Una volta decorsi tre anni dal debito a stralcio saldato, avviene la cancellazione automatica. In teoria, prima del termine dei 36 mesi, il debitore potrebbe richiedere una liberatoria a un ente creditizio che confermi che l’insolvenza è stata saldata col pagamento a stralcio.